Un quartiere che mantiene un forte spirito riminese e lo mantiene nel tempo, teatro dell’“Amarcord” di Federico Fellini e vecchia casa di pescatori: il borgo di San Giuliano si dimostra ancora una testimonianza della storia della città dopo la recente ristrutturazione e vita nuova del cinema teatro Tiberio.
Don Paolo Donati presenta il “suo” cinema come: “Una bella realtà, perché è cresciuta tanto pur continuando a vivere grazie al volontariato, con zero spese di personale”. Il parroco lo ha fatto al noto settimana “Famiglia Cristiana”, che nel numero del 3 giugno ha dedicato un lungo e articolato servizio alla Sala di Comunità di San Giuliano borgo.
Costruito originariamente nel dopo guerra, la sala appartenente alla Parrocchia di San Giuliano Martire, oggi vanta rinnovamenti negli arredi e soprattutto nelle tecnologie. “Dovevamo scegliere se lasciare morire il cinema o passare al digitale” ha spiegato a FC Stefano Tonini, responsabile dei volontari di Tiberio e presidente della Società de Borg. “Abbiamo deciso di partecipare a un bando del ministero, la parrocchia ha anticipato i soldi e la sfida è stata vinta”.
Il cinema si è munito di un proiettore HD 1.3 K, di un nuovo impianto audio-stereo e di una parabola satellitare; diventando un vero e proprio “multi-eventi”: trasmettendo opere e balletti dai più grandi teatri del mondo.
L’opera ha rappresentato una nuova opportunità per il Tiberio, come racconta ancora Tonini: “L’opera ci ha allungato la vita, abbiamo guadagnato un pubblico fedele di appassionati che viene anche da fuori regione. Si crea un clima da loggione, con applausi a scena aperta e dibattiti negli intervalli”.
Insomma ci sono serate per gli amanti del teatro, dell’opera e del cinema culturale; senza dimenticarsi della compagnia dialettale del borgo che qui condivide il palco con le scuole che vi mettono in scena saggi, con le lezioni di storia dell’arte, i convegni e le presentazioni di libri.
Con l’estate alle porte si chiude la stagione di “Balletto al cinema”, ultime programmazioni il 10 giungo Coppelia e il 12 Il lago dei cigni; ma il Tiberio non rimarrà inattivo, atteso l’inizio dell’edizione 2018 di “Accade Domani” dedicata al cinema italiano.
Gli incontri con le pellicole nostrane partono mercoledì 13 giugno alle ore 21, quando il regista Germano Maccioni presenterà la sua ultima fatica: Gli Asterodidi, in cui tre ragazzi difficili si trovano in collisione con una Emilia Romagna fatiscente e in declino e con la difficile realtà che li circonda. Al termine della proiezione nel chiostro della Chiesa di San Giuliano Martire è previsto l’incontro con il regista.
La programmazione continuerà con Manuel di Dario Albertini il 21 giugno, Quanto Basta di Francesco Falasca il 27 e Hotel Gagarin di Simone Spada il 5 luglio; il tutto seguito da incontri con i registi.
Federico Tommasini