Massacrato sui social da agguerriti fans dell’originale prima ancora che il film uscisse nelle sale, il Ghostbusters al femminile per la regia di Paul Feig si prende la sua rivincita con gli incassi (94 milioni di dollari negli States) e con il gradimento generale registrato alla visione del film con le “acchiappafantasmi” in gonnella. Arruolate Melissa McCarthy, Leslie Jones, Kristen Wiig e Kate McKinnon (e quindi c’è aria di Saturday Night Live, le ultime due sono star celebrate del noto programma comico Usa) per i ruoli principali, ribaltato il ruolo della segretaria-centralinista che ora è un “lui”, ovvero Chris Hem- sworth in modalità “bello e tontolone” (e con l’aria di chi continua a divertirsi un sacco), mantenuti i rapporti con il “capostipite” diretto da Ivan Reitman, con tanto di camei del cast del film di culto anni ’80 (compreso lo scomparso Harold Ramis al quale il film è dedicato, e dovete rimanere fino a titoli conclusi per apparizioni a sorpresa e dichiarazione per un possibile sequel) con presenze “produttive” di Ivan Reitman e Dan Aykroyd e conservati i numerosi omaggi al primo film, tra colonna sonora che rispolvera le hit del film diventati colonna sonora di una generazione e citazioni come il gigantesco Uomo Marshmallow, que- sto nuovo Ghostbusters diverte e convince. C’è la giusta alchimia nel quartetto delle protagoniste, con gli estremi rappresentati dalla “secchiona” Wiig e dalla fuori di testa McKinnon, passando per innesti divertenti (nel cast compare anche il sindaco pieno di sé Andy Garcia, il cameo di Ozzy Osbourne e apparizione “fantasmatica” al festival metal) e con battaglia spettacolare nel cuore di New York, con la certezza che i fantasmi non esistono, ma il divertimento al cinema ancora è possibile.
Il Cinecittà di Paolo Pagliarani