https://www.youtube.com/watch?v=n4FB_Kz7-Oo
Questa volta il problema è “in casa”. O meglio all’interno del formidabile team degli Avengers, che nel terzo episodio cinematografico dedicato a Capitan America (sempre interpretato da Chris Evans) deve affrontare una lacerante divisione tra le due fazioni createsi per la volontà del governo americano, incarnato dal sottosegretario di stato (William Hurt), desideroso di “frenare” la potenza dei supereroi, ritenuti responsabili di gravi danni collaterali nelle loro fantasmagoriche battaglie per salvare il pianeta. Cap non ci sta e così, affiancato da Bucky, Falcon, Scarlet Witch, Hawk-Eye e Ant-Man (che riserva una sorpresa per il pubblico non avvezzo al personaggio), è costretto ad una furiosa mischia con Iron Man, Black Widow, Visione, War Machine, Black Panther e Spider-Man, mentre il perfido Zemo (Daniel Brühl) ordisce il suo piano malvagio. Civil War è il complesso e ultra divertente nuovo episodio dell’articolato Marvel Cinematic Universe, destinato a non avere fine (progetti fino al 2019 e in ottobre arriva Doctor Strange senza contare l’X-Men imminente). Come dare torto a Stan Lee (come sempre appare in cameo nel film) e alla Disney visti gli affari d’oro della serie, senza togliere nulla al respiro spettacolare dei film? Civil War si muove con giusto equilibrio tra le furiose scene d’azione, l’immancabile ironia e le crisi personali nel contesto “supereroi con superproblemi”, caposaldo filosofico della Marvel.
Il cast resta quello, le novità riguardano l’entrata in scena del personaggio di Pantera Nera e il nuovo Spider-Man (lo interpreta il giovane Tom Holland), con un’affascinante zia May (Marisa Tomei), ben lontana dalla vecchietta capelli bianchi e cuore affaticato dei comics. Applausi scroscianti e chapeau ai fratelli Russo che conducono 150 minuti da godersi tutti d’un fiato.
Il Cinecittà di Paolo Pagliarani