Non sono i clown di Fellini, ma ne possiedono la poesia. Non sono attori drammatici, ma ne possiedono l’intensità. Non sono giocolieri del circo, ma ne possiedono destrezza e pazienza. Sono i riminesi Francesco Tonti e Alex Gabellini, anima della “Compagnia dei Ciarlatani”. Dall’incontro tra Alex e Francesco nel 1998, nasce infatti, la passione per la giocoleria e il teatro comico e la voglia di portarli in giro per le piazze, con l’intento di promuovere il teatro di strada. Progetto consolidato nel 2004, con la nascita della “Compagnia dei Ciarlatani”. Da allora, numerosi spettacoli sono stati realizzati e replicati per le piazze, le sagre e i teatri del riminese dal ’98 ad oggi: la compagnia si è affermata come realtà culturale di rilievo e ha ampliato ben presto i suoi orizzonti. Dalle piazze di Rimini e dintorni,“Cecco e Alessio giullari” o se preferite Francesco e Alex hanno portato la loro arte in giro per l’Italia in un tour nazionale (2004). Da “All’incirca il circo”, a “Equilibrì”, passando per “Igor il gobbo e il principe Vladimiro”, è andato crescendo anche il loro successo, e con questo, sono nate le prime iniziative: corsi di teatro e di giocoleria per bambini, laboratori per adulti, progetti all’estero. Tre volte in scena a Dubai negli Emirati Arabi Uniti (l’ultima a gennaio 2007) e nell’ottobre 2007 protagonista in Giappone, la compagnia si è spinta oltre i confini nazionali nell’intento di far conoscere all’estero il valore del teatro di strada, sia dal punto di vista artistico sia da quello socio-culturale. A questi propositi nel 2006, se n’è aggiunto un altro, importante e delicato: nasce in quell’anno, infatti, “Ciarlatani senza frontiere”, che si propone di portare il teatro di strada presso i popoli che si trovano in condizione di emarginazione e povertà. Il progetto, completamente autofinanziato, propugna la risata anche come portatrice di un alto valore etico-sociale.
Prima tappa di questo viaggio di solidarietà è stato, nel 2006, il Sahara occidentale, per incontrare il popolo dei Saharawi, 400000 uomini sfollati dalla loro terra prima ad opera dell’invasione spagnola, poi di quella marocchina, che oggi vivono in misere tendopoli piantate in una zona priva di risorse. Un popolo senza radici e senza città, la cui sopravvivenza dipende unicamente dalla solidarietà internazionale. Con 8 spettacoli tenuti presso le piccole scuole e piazze delle tendopoli di Smara e Dacla, i Ciarlatani hanno riportato il sorriso su centinaia di labbra: “I primi giorni sono stati difficili perché il popolo dei Saharawi non era avvezzo a cose del genere, poi, il riscontro è stato bellissimo. La gente si è divertita e ha continuato a chiedere di noi molto tempo dopo il nostro rientro”spiega Francesco Tonti.
“L’importante scambio interculturale che ne è derivato, è una esperienza che ci ha arricchiti molto. Una cosa interessante è stato notare che i meccanismi della risata sono internazionali!”.
Prossima tappa dei “Ciarlatani senza frontiere” sarà la scuola di Mukondo, un piccolo villaggio del Congo. Il progetto verrà presentato martedì 4 marzo presso il Teatro degli Atti, a Rimini.“La serata del 4 marzo si inserisce in un progetto cominciato lo scorso anno con una serata di raccolta fondi svoltasi a Parma in collaborazione col comitato “Una scuola per Mukondo“ spiega Francesco. In quell’occasione sono stati raccolti fondi che sono serviti a costruire la scuola di Mukondo e assicurare il mantenimento di 3 insegnanti per un anno.“Ora ci proponiamo di andare a Mukondo per portare a questo popolo anche il sorriso. I fondi raccolti durante la serata al teatro degli Atti serviranno a far sì che questo progetto possa realizzarsi. Ma “Ciarlatani senza frontiere” comincia da qui ad abbattere le frontiere: il biglietto costa solo 5 euro, a fronte di una serata con tanti ospiti (Vito, Bob Messini, Adrian Ricchiuti…). Il nostro è un invito a divertirsi aperto a tutti, senza differenze!”.
Romina Balducci