Investire in Italia? No, troppa burocrazia. Troppi problemi. Meglio la Spagna. O almeno è quello che pensano Umberto Fabbri, titolare della «Edicolè», edicola, libreria e caffetteria, in via Della Pace, produttore di caffè, e Roberto Pesaresi, proprietario della gelateria «Sweet Line» di piazza Giovanni Giovanni XXIII. Hanno deciso di sbarcare a Santander, città di 183mila abitanti e capoluogo della comunità autonoma della Cantabria. Apriranno un negozio che ha alle spalle un progetto ambizioso: creare caffetterie e gelaterie, abbinate in un unico corpo. In realtà, Pesaresi, oltre alle quattro gelaterie vicino a Savignano, ha anche alcuni punti vendita nei paesi arabi.
Come è nato il vostro progetto?
“Come ne nascono tanti, per caso. Un giorno ci siamo ritrovati a parlare delle nostre attività e di come ci sarebbe piaciuto espanderci creando, però, qualcosa di nuovo. Visto che entrambi lavoravamo già a un progetto, abbiamo deciso di metterli a confronto, fondendo le nostre competenze e le nostre capacità imprenditoriali e il risultato ci è piaciuto molto”.
Perché la vostra scelta è caduta proprio sulla Spagna?
“In realtà la nostra idea di partenza era quella di investire a casa nostra, sul nostro territorio, ma ci è risultato impossibile. Per questo abbiamo deciso di andare dove tutto è più semplice, in Spagna”.
Se si può dire, quali difficoltà avete incontrato?
“Si può dire benissimo. A livello nazionale l’importo troppo esoso delle tasse e a livello locale gli alti costi di gestione e la burocrazia lunghissima. Un peso specifico importante l’ha avuta anche l’eccessiva incertezza sulle modifiche dei regolamenti e l’impossibilità di avere risposte chiare e in tempi veloci. E così a malincuore abbiamo scelto la Spagna dove tutto è tremendamente più semplice. Purtroppo gli stessi problemi li hanno avuti anche altri imprenditori di Savignano che, come noi, hanno desistito nel realizzare i loro sogni sul nostro territorio. Ed è un vero peccato”.
Scusate, ma con tutti i posti al mondo, perché proprio Santander?
“Abbiamo proposto l’idea a un nostro amico comune che abita proprio a Santander. Ha capito il potenziale e ha sposato la nostra proposta mettendosi in società”.
Emigrerete anche voi in Spagna?
“No, noi lo apriremo solo portando caffè e gelato che gli spagnoli considerano delle vere eccellenze”.
Chi lo gestirà?
“Tutto personale savignanese che stiamo già formando presso i nostri esercizi. Questo per valorizzare la nostra identità romagnola conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Avremo anche richiami grafici sul nostro famosissimo fiume Rubicone che le Amministrazioni comunali che si sono succedute a Savignano in 70 anni hanno sempre snobbato, invece di farne un punto di attrazione a livello mondiale”.
L’apertura della nuova attività in terra iberica per quando è messa in calendario?
“Diciamo che ci dovremmo essere. A giorni saranno pronti i locali che abbiamo ristrutturato e andremo a Santander portando tutte le nostre attrezzature per fare gelato e caffè. Contiamo di aprire tra poche settimane. E se andrà bene, contiamo di espanderci in altre nazioni”.
Ermanno Pasolini