Cari amici lettori, ho già scritto di essere stato recentemente ad Auschwitz. Dopo quella visita sento che il testo di don Primo Mazzolari che un lettore mi ha proposto nel 50° della morte del sacerdote, bene interpreta lo spirito con cui vivrò la festa della Liberazione e quella del Primo Maggio, ormai prossima.
Ci impegniamo noi e non gli altri unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede.
Ci impegniamo senza pretendere che altri s’impegnino, con noi o per suo conto, come noi o in altro modo.
Ci impegniamo senza giudicare chi non s’impegna, senza accusare chi non s’impegna, senza condannare chi non s’impegna, senza disimpegnarci perché altri non s’impegna.
Ci impegniamo perché non potremmo non impegnarci. C’è qualcuno o qualche cosa in noi, un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia, più forte di noi stessi.
Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante ragioni, che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore. Si vive una sola volta e non vogliamo essere “giocati”, in nome di nessun piccolo interesse. Non ci interessa la carriera, non ci interessa il denaro, non ci interessa la donna o l’uomo se presentati come sesso soltanto, non ci interessa il successo né di noi né delle nostre idee, non ci interessa passare alla storia. Ci interessa di perderci per qualche cosa o per qualcuno che rimarrà anche dopo che noi saremo passati e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci.
Ci impegniamo a portare un destino eterno nel tempo, a sentirci responsabili di tutto e di tutti, ad avviarci, sia pure attraverso un lungo errare, verso l’amore.
Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo su misura, ma per amarlo; per amare anche quello che non possiamo accettare, anche quello che non è amabile, anche quello che pare rifiutarsi all’amore, poiché dietro ogni volto e sotto ogni cuore c’è, insieme a una grande sete d’amore, il volto e il cuore dell’amore. Ci impegniamo perché noi crediamo all’amore, la sola certezza che non teme confronti, la sola che basta per impegnarci perpetuamente.
Primo Mazzolari