Rabbia. Rabbia. E ancora rabbia. Tanta rabbia. Perché dopo aver visto come il Cesena ha asfaltato la Virtus Entella (4-0) nel martedì di campionato, davvero la squadra di Mimmo Toscano poteva, oggi, essere lì a giocarsi la serie B con la Reggiana capolista con i suoi 69 punti. Sarebbe bastato ai bianconeri vincere, sabato, a Gubbio, senza prendere quel gol assurdo proprio sui titoli finali, o battere il Montevarchi, cenerentola del girone B. Quattro punti in più che avrebbero portato Brambilla e compagni a sole due lunghezze dai granata. Non tutto è perduto, anzi, giocando come contro i liguri, il Cesena potrebbe vincerle tutte, ma dovrebbe sperare in un calo clamoroso della stessa Reggiana o della Virtus. Cose che, al momento, sembrano impossibili. Quello che è importante per il futuro bianconero, però, è la grande prova messa in mostra sabato. Ora bisognerà concentrarsi sulla prossima gara che vedrà i bianconeri andare sul terreno dell’Ancona, lunedì sera. I dorici, fino adesso, in casa, hanno raccolto 31 punti grazie alle vittorie con Fiorenzuola (2-0), Fermana (2-1), Lucchese (2-1), Imolese (1-0), Alessandria (3-0), Recanatese (4-0), Pontedera (3-0), Reggiana (2-1), San Donato Tavarnelle (3-0) e ai pareggi con Siena (1-1), Torres (1-1), Vis Pesaro (1-1) e Olbia (1-1). Appena tre le sconfitte con Gubbio (0-1), Aquila Montevarchi (1-2) e Virtus Entella (0-3).