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Centenario della nascita di don Oreste, celebrazioni al via

Al via le iniziative per il Centenario della Nascita di don Oreste Benzi. Nel 2025 ricorrono infatti il 100 anni della nascita (7 settembre 1925) del sacerdote riminese, prete degli ultimi, inventore delle case famiglia, «infaticabile apostolo della carità» come lo definì Benedetto XVI.
L’evento di apertura delle iniziative del centenario si svolgerà a Rimini sabato 14 settembre alle ore 15 con la tavola rotonda “La forza della tenerezza: cent’anni di don Oreste” (ingresso libero previa iscrizione al link) a cui parteciperanno il card. Matteo Zuppi (Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana) e il prof. Stefano Zamagni. Alle 17.30 sarà celebrata la S. Messa in Basilica Cattedrale presieduta dal Card. Zuppi. e a seguire una cena solidale offerta ai partecipanti sul sagrato della Cattedrale. Infine, alle ore 21 presso la Corte degli Agostiniani sarà proiettato in anteprima il documentario Il Pazzo di Dio. (Altre info su 100.donorestebenzi.it)

Per coordinare le numerose iniziative è stato costituito un Comitato Nazionale per il Centenario di don Oreste Benzi, che, sebbene sia ancora in attesa di ricevere la delibera ministeriale per la sua costituzione ufficiale, si incontra con continuità da diversi mesi. Presidente è Stefano Zamagni, economista, allievo di don Oreste, uno dei primi studenti del liceo a seguire il giovane sacerdote nelle sue iniziative a favore delle persone fragili e con disabilità.

«Il messaggio che è alla base del centenario di don Oreste passa dalla sua vita, – spiega Stefano Zamagni – una vita spesa accanto agli ultimi e per gli ultimi, senza mai tacere di fronte alle iniquità. Una vita, quella di don Benzi, innamorata di Dio, che si è consumata a favore della giustizia benevolente e oggi è un punto di riferimento ancora più attuale. Il desiderio è sì, di celebrare la figura di don Oreste, ma soprattutto di annunciare e testimoniare che può esistere un modo nuovo di vivere, una società più fraterna, che va col passo degli ultimi e in cui nessuno è lasciato indietro. Come don Oreste ci ha mostrato con la sua vita.»