Niente più Luna da rubare per l’ex cattivo Gru, impegnato a prendersi cura delle tre orfanelle adottate nel primo episodio: Illumination Entertainment, dopo il travolgente esordio, sforna il numero due di Cattivissimo Me. Stessi registi e sceneggiatori, il redento Gru e le tre bimbette, gli indispensabili Minion con la loro parlata indecifrabile, per una storia dove il protagonista viene assoldato dalla Lega anticattivi per indagare su un misterioso criminale con diabolico piano in mente. L’agente Lucy Wilde è al fianco di Gru in una missione stile 007 ed è forse la ragazza giusta per “papà” Gru, assillato da insopportabili pretendenti proposte da un’amica petulante impegnata a scovargli l’anima gemella. La piccola e tenera Agnes sente il bisogno di una mamma, Gru temporeggia, impegnato com’è a salvare il mondo ma non gli sfugge certo che le sue “ragazze” stanno crescendo…
Cattivissimo Me 2 dispone di toni più morbidi e consolanti, in una stesura funzionale certo per la famiglia che troverà motivi di simpatia con i caratteri e le stravaganti uscite dei gialli ometti al servizio di Gru. Si perde però un po’ della “consistenza” del primo film che sfruttava per bene il contrasto tra il malvagio protagonista e le orfanelle piombate nella sua esistenza da “villain” con trovate spesso esilaranti. Si mantiene la cura di realizzazione e si cerca di sfruttare il 3D con qualche trovata ad effetto (nella visione con gli occhialini il “rilievo” più divertente è quello sui titoli di coda).
I doppiatori italiani sono sempre Max Giusti affiancato da Arisa e Neri Marcoré, ma il premio doppiaggio va ai due registi che si sobbarcano le voci dei buffi Minion che nel 2014 vanteranno un film tutto per loro, attualmente in lavorazione per la regia di Pierre Coffin.
Il Cinecittà di Paolo Pagliarani