I pescatoritornano in mare. Lo fanno controvoglia perché gli esisti dei vari incontri non li hanno soddisfatti del tutto. “Ma è meglio poco di quel nulla” che c’era fino ai giorni in cui hanno deciso di incrociare le braccia. Giorni lunghi, interminabili che hanno avuto grosse ripercussioni su molte famiglie “sacrifici necessari per smuovere la situazione”. In realtà, se fosse stato per loro, i pescatori riminesi avrebbero già buttato le reti da qualche giorno, ma c’è stato un episodio che li ha fatti tornare indietro e desistere. È accaduto ad Ancona, dove gli uomini di mare avevano deciso di riaccendere i motori, ma proprio nel giorno del ritorno si sono trovati l’imboccatura del porto chiusa dai pescherecci arrivati dal sud Italia che stanno chiedendo a tutti i colleghi italiani di tener botta. Ma, come è detto, dopo l’incontro con il Ministro per le politiche ambientali, qualcosa è cambiato e finalmente, tra pochi giorni, sarà possibile mangiare nuovamente il nostro pesce.
Porto in sicurezza. Intanto arrivano delle novità positive sul fronte sicurezza. Il sindaco Ravaioli e l’assessore ai Lavori pubblici, Paola Taddei hanno incontrato la Consulta del porto spiegando la situazione. Si è partiti dal progetto chiamato “pennello” che verrà realizzato sul molo di levante, all’altezza del Rockisland, e che avrà una larghezza di 150 metri. “La Regione – ha spiegato il primo cittadino –si è impegnata a finanziare il progetto”. Per quanto riguarda la tempistica, se tutto andrà per il verso giusto (ed è questo che spaventa di più gli operatori) l’inizio lavori potrebbe essere dato nella prossima primavera.
Francesco Barone