Si celebrerà domenica 18 novembre 2018 la seconda Giornata mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia nel 2016, e dal titolo “Questo povero grida e il Signore lo ascolta” (Sal 34,7). Nel Messaggio del Papa per questa Giornata si sottolineano in particolare, a partire dal Salmo che gli dà il titolo, tre verbi che caratterizzano l’atteggiamento del povero e il suo rapporto con Dio: ”gridare”, “rispondere” e “liberare”, e proprio su questi 3 verbi è articolata la veglia di preghiera di venerdì 16 novembre alle 21 presso la Chiesa di san Bernardino, Clarisse di Rimini.
Nel Messaggio, il Papa ricorda inoltre come “in questa Giornata Mondiale siamo invitati a dare concretezza alle parole del Salmo: ’I poveri mangeranno e saranno saziati’ (Sal 22,27). Sappiamo che nel tempio di Gerusalemme, dopo il rito del sacrificio, avveniva il banchetto. In molte Diocesi – compresa la nostra – questa è stata un’esperienza che, lo scorso anno, ha arricchito la celebrazione della prima Giornata Mondiale dei Poveri. Molti hanno trovato il calore di una casa, la gioia di un pasto festivo e la solidarietà di quanti hanno voluto condividere la mensa in maniera semplice e fraterna. Vorrei che anche quest’anno e in avvenire questa Giornata fosse celebrata all’insegna della gioia per la ritrovata capacità di stare insieme. Pregare insieme in comunità e condividere il pasto nel giorno della domenica. Un’esperienza che ci riporta alla prima comunità cristiana, che l’evangelista Luca descrive in tutta la sua originalità e semplicità: ’Erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. […] Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno’ (At 2,42.44-45)”.
Accogliendo l’invito del Papa a Rimini, domenica 18 novembre, presso la Chiesa San Giuseppe al Porto, alle ore 11, S.E. Mons. Francesco Lambiasi celebrerà la S. Messa. Alle 12.30 seguirà il Pranzo di condivisione con i Poveri. La giornata si concluderà con una festa insieme a partire dalle ore 14.30.
I poveri ci fanno paura perché sono l’immagine di ciò che non vorremmo essere, ma sono anche “il nostro passaporto per il paradiso”, per questo motivo abbiamo pensato la giornata del 18 novembre come momento di incontro e relazione con la speranza che dal celebrare, mangiare e festeggiare assieme, possano nascere dialogo, conoscenza e, perché no, amicizia.
”Invito i confratelli vescovi, i sacerdoti e in particolare i diaconi – conclude il Papa -, a cui sono state imposte le mani per il servizio ai poveri (cfr At 6,1-7), insieme alle persone consacrate e ai tanti laici e laiche che nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti rendono tangibile la risposta della Chiesa al grido dei poveri, a vivere questa Giornata Mondiale come un momento privilegiato di nuova evangelizzazione. I poveri ci evangelizzano, aiutandoci a scoprire ogni giorno la bellezza del Vangelo. Non lasciamo cadere nel vuoto questa opportunità di grazia. Sentiamoci tutti, in questo giorno, debitori nei loro confronti, perché tendendo reciprocamente le mani l’uno verso l’altro, si realizzi l’incontro salvifico che sostiene la fede, rende fattiva la carità e abilita la speranza a proseguire sicura nel cammino verso il Signore che viene”.