Oggi è comunemente noto che camminare e correre fa bene alla salute. Questo già lo sapevano bene i Viserbellesi, o meglio la Polisportiva Viserbella, fin dagli anni ’70, quando in questa località fu organizzata una delle prime podistiche del territorio… Era il 28 maggio 1972 ed in quella giornata caldissima, sotto un cielo terso ed azzurrissimo che anticipava l’estate, si svolse, con partenza da Piazza Calboli, la 1ª Camineda longa, podistica aperta a tutti coloro che avevano compiuto 17 anni e divisa per categorie: ragazzi, donne, veterani, affiliati e affiliate alla Fidal, juniores, seniores e gentlemen.
Era la prima manifestazione indetta dalla neonata Polisportiva Viserbella e fu organizzata a puntino, con rigore e serietà, nel rispetto di tutte le regole e con i cononici permessi, da Piero Zavatta e Paolo Mussoni, due consiglieri della Società, che vi si dedicarono con coraggio, passione ed abnegazione per diversi mesi, non lasciando nulla al caso, dedicandovi tutto il loro tempo libero e, visti i risultati con strepitoso successo, testimoniato anche dagli articoli apparsi su vari numeri del Resto del Carlino di allora.
In 150 ai blocchi di partenza
Ricordo che quel giorno la piazza, pavesata con numerose bandiere tricolori, era gremita all’inverosimile, in un frastuono assordante: al ritrovo, fissato per il primo pomeriggio (14.30, lo ricordo ancora!) più di 150 atleti ed atlete, in completi ginnici variopinti attendevano con ansia il colpo di pistola per iniziare la loro avventura per le vie di Viserbella, animati dal solo desiderio di gareggiare… Erano presenti numerosissismi viserbellesi, che già avevano iniziato l’allenamento diverse settimane prima, tra i quali Alessandro Guiducci, Emanuele Rossi, Wilma Ricci, Carla Botteghi, Lucarelli Maria Caterina, Michela Gasperoni, Margherita Sturani Morolli… ed altri… (nonché Maria Teresa Perazzini, Anna Maria Neri e Giovanni Righini distintisi e premiati nelle rispettive categorie) ma anche tanti concorrenti venuti da Rimini; (tra i quali Giuliana Zangheri e da ricordare il professore Achille D’Ari, avanti con l’età ma sempre in forma) da Forlì, San Marino e Mondaino (vedi foto) e diversi podisti di un certo calibro. Dopo la rituale visita medica nei locali di casa mia e dei Zavatta (curata dai dottori Matrai e Morigi) per accertare le buone condizioni di salute dei concorrenti, lo starter, con la classica bandierina ed il rituale colpo di pistola, alle ore 16 in punto, dette il via…
Il percorso
Allora una fiumana di persone si lanciò, a passo di corsa o di marcia, a seconda delle possibilità, sul tracciato, accompagnata dagli incitamenti di amici e parenti accorsi e dai fischietti della giuria che, ricordo, con bracciale rosso, precedeva e seguiva gli atleti con biciclette, moto e auto… Il percorso si snodava per le vie di Viserbella e partendo da piazza Calboli dopo una deviazione sulla sinistra su Via Cenci e proseguendo su via San Medici, virava a sinistra sua Viale Petropoli… per poi proseguire in direzione di Viserba, toccando diverse strade del paese asfaltate e non… Il tracciato di tre chilometri e mezzo, di tipo circolare, era da ripetersi per quattro volte per un totale di 14 chilometri. Per i più preparati. Mentre i veterani, le donne ed i giovanissimi ll’obiettivo era quello di completare un solo giro. Alla posizione di partenza/arrivo c’era un servizio di ritìstoro consistente in bevande, the caldo… per i concorrenti, alcuni sfiniti, altri ancora in forza, ma tutti fieri di aver portato a termine la maratona.
Sempre nei pressi della Piazza stazionava anche l’ambulanza della Croce Rossa Italiana, pronta a soccorrere eventuali concorrenti provati dalla fatica o colti da piccoli malori. Il servizio di vigilanza era tenuto da personale appartenente alla Polisportiva, da tanti volontari viserbellesi che, posizionati sul tracciato, in prossimità degli incroci, all’arrivo degli atleti, fermavano i veicoli in passaggio. Nell’ultimo tratto di percorso prestavano poi servizio alcuni carabinieri del Comando stazione di Viserba.
La regolarità e l’ufficialità della gara era assicurata dai giudici della Fidal (Federeazione Italiana Atletica Leggera) che conferivano alla manifestazione la dovuta importanza, e che, a ragione, inorgogliva gli organizzatori che, all’inizio, non pensavano avesse un così largo consenso, tanto che alcuni atleti chiesero di prolungare il percorso… Al termine della podistica, intorno alle ore 18.30, dopo l’arrivo di tutti i concorrenti, si svolse in Piazza, tra due ali di folla, la cerimonia di premiazione con il Presidente ed il Vice-Presidente della Polisportiva, rispettivamente Angelo Morolli e Lanfrancol Col.
I vincitori
Al primo classificato di ogni categoria venne consegnata una coppa, offerta da vari sponsor locali, mentre al secondo ed al terzo venne assegnata una targa… Tutti gli altri partecipanti non andarono via, comunque, a mani vuote. A loro venne consegnata una medaglia ricordo della manifestazione.
In quella prima esperienza il miglior tempo fu quello di Gaetano Leardini di Mondaino nella categoria juniores. Nella categoria ragazzi primeggiò Roberto Migani mentre nelle categorie donne vinse Antonietta Monacelli di Rimini. Nella categoria veterani tagliò primo il traguardo Giorgio Lolli di Rimini e per la categoria affiliate Fidal si aggiudicò la palma della vittoria Luciana Giovagnoli di S. Marino. Scorrendo le altre categorie, per i seniores e per i gentlemen arrivarono primi al traguardo, rispettivamente, Lino Vici e Rinaldi di Rimini. Infine per gli uomini affiliati alla Fidal il primo che si presentò al traguardo fu Stefano Guidi di San Marino. Ma la grande festa sportiva non si concluse a fine corsa.
Alla sera, fu organizzata una cena di gala, all’Hotel Helvetia (sempre a Viserbella), aperta a tutti i concorrenti, a tutti i dirigenti della Polisportiva e a tutti i viserbellesi che, pienamente coinvolti, parteciparono numerosi ed entusiasti…
Seguirono, poi, negli anni varie altre edizioni della Camineda, ed attualmente la podistica viene disputata nel periodo invernale a ridosso della fine dell’anno. Per diverso tempo, comunque, anche fuori Viserbella, si continuò a parlare di questa bella manifestazione, non solo per il grande successo di pubblico e di concorrenti ma anche come un esempio di seria, precisa ed ordinata gara, a testimonianza del fatto che quando i viserbellesi si mettono in testa di organizzare qualcosa, non difettano di capacità, di cuore e d’ingegno ed è sempre un successo!!!
Enrico Morolli
foto tratta da http://www.ippocampoviserba.it/PAGINE_E_FILE_GRIGLIA/villatorretta.htm