C’è l’abilità delle mani ma anche il gusto estetico e l’amore per l’arte, in quelle opere. Ma c’è anche chi in un piatto o un vaso mette una ricerca di riscatto, di valorizzazione, conquistando capacità e competenze. Per questi “autori”, la scoperta di sé come artefici di un’opera, contiene fatiche e motivazioni, sogni e possibilità.
Con le opere che nascono con queste caratteristiche e con il prezioso contributo di oltre 40 artisti della Provincia di Rimini, ogni anno si rinnova un appuntamento che ancora esprime e trasmette il senso di una presenza unito alla passione per l’arte. La prima Mostra di ceramica della Fondazione ENAIP S. Zavatta nacque nel 1961: esponeva le opere realizzate durante il corso per ceramisti, uno dei primi gestiti nella sede riminese. Da allora molte cose sono cambiate, ma i percorsi alternativi non sono mancati (dal Progetto Obiettivo Integrazione al “Piede libero” al Carcere di Rimini). L’edizione 2012, la 51esima, sarà inaugurata il 22 novembre dall’Assessore Regionale alla Scuola, Formazione, Lavoro Patrizio Bianchi e dal collega provinciale Meris Soldati,alla presenza del Vescovo Emerito di Rimini mons. Mariano De Nicoló. L’esposizione rimarrà aperta al Palazzo del Podestà fino al 2 dicembre (orari: 10-13, 16-19.30), tutti i giorni e con ingresso libero.
“Lo spirito e l’intenzione che anima la Mostra di Ceramica è essere parte di uno spirito che, sia pure al di fuori del grande dibattito artistico, ne riflette i sentori. – scrive il Rettore dell’Università di Urbino, il riminese Stefano Pivato – Realizzate da artisti o da chi ha messo nella ceramica anche una ricerca di riscatto alla sua situazione di marginalità, le opere vogliono valorizzare simbolicamente, attraverso la realizzazione di un progetto, l’intelligenza del lavoro manuale”. (t.c.)