Home Top News Bremer avverte “Con l’Inter sarà un duello sino alla fine”

Bremer avverte “Con l’Inter sarà un duello sino alla fine”

Bremer avverte “Con l’Inter sarà un duello sino alla fine”
Bremer avverte “Con l’Inter sarà un duello sino alla fine”

ROMA (ITALPRESS) – “L’anno scorso abbiamo giocato ogni tre giorni, c’era la Champions, era difficile anche per me che venivo dal Torino. Giocare ogni tre giorni, se non stai bene fisicamente, è complicato. Sto facendo bene e ho molta più confidenza in me stesso. Quest’anno è arrivato il direttore Giuntoli e ha portato molta serenità”. A parlare, in un’intervista esclusiva su Dazn, è Gleison Bremer, ex centrale granata che ha preso le redini della difesa juventina. “Giorgio Chiellini mi ha suggerito di guardare molti video e di conoscere molto bene l’avversario – svela il 26enne difensore verdeoro – La Juve mi aiuta tanto in questo, ho anche una persona in Brasile che mi segue. Ci sono attaccanti che non si possono mai lasciare tranquilli, come Osimhen e Lukaku, loro sono di livello internazionale. E’ importante far ‘innervosirè l’attaccante, perchè poi in pochi rimangono concentrati tutta la partita”. Sugli allenamenti con Dusan Vlahovic: “Vlahovic è un attaccante fisicamente forte, quando giochiamo insieme in partitella gli do molti consigli. E’ bravo e sta migliorando tanto. Anche Yildiz è un bell’attaccante, in allenamento entriamo duro su di lui, ma non si lamenta e continua a giocare. Ha grande forza nelle gambe e può fare una bella carriera”. Lo scontro con l’Inter è ormai imminente: “Con l’Inter sarà un duello fino alla fine. Fare risultato a Milano non è mai facile. Secondo me chi vince, non vince il campionato perchè ci sono ancora tante partite, però è un passo importante. Se penso mai che avrei potuto giocare all’Inter? No, sono dalla parte giusta”. Bremer, infine, ammette che “ci sono tanti difensori forti in circolazione, come Van Dijk. Lui è due gradini sopra di me perchè ha vinto la Champions e gioca in un campionato tosto come la Premier League. Alla fine, quando un giocatore si ritira, contano solo i trofei vinti, se non hai vinto niente non puoi dire di esser stato il migliore”.
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(ITALPRESS).