La formula è semplice E calca la regina delle regole economiche: offerta segue domanda. Se c’è l’una si sviluppa l’altra etc. Nel caso di BlaBlaCar – il sistema che mette insieme un servizio di trasporto stradale e l’utilizzo del web e dei social – da una parte c’è chi ha bisogno di un passaggio e dall’altra chi è disposto a darne uno. Non è però un modello di mutuo soccorso, bensì un piccolo modello economico dove i viaggi si pagano e la spesa si divide tra chi usufruisce del servizio e chi offre il servizio.
Il modello è risultato vincente visto che conta, sulla sua pagina Facebok, oltre 2,6 milioni di consensi (2.628.015, per la precisione), oltre 10 milioni di iscritti nei 13 paesi europei e un milione le vetture coinvolte.
Arrivato in Italia nel 2010, al primo lustro di vita comincia a prender piede in modo prepotente.
Sul sito ufficiale blablacar.it si narrano meraviglie ma noi abbiamo voluto chiedere a chi lo usa di parlarci dei pro e dei contro del sistema.
Mirco, riminese di 28 anni, un lavoro precario e la necessità di spostarsi da Rimini almeno un paio di volte al mese. Comincia a utilizzare il servizio qualche mese fa, anche se non ne è del tutto digiuno, visto che lo ha utilizzato nel 2010 in Canada.
Che tratte hai fatto sino adesso?
“Rimini-Bologna più volte e Rimini-L’Aquila una sola volta. Diciamo che ho provato anche per una destinazione un po’ più provinciale, ma non ho trovato nessun passaggio. In effetti, utilizzando il sistema ci si rende subito conto che le tratte inconsuete sono scoperte”.
Perché hai cominciato a usare BlaBlaCar?
“Motivi economici. È molto conveniente. Io posso parlare solo dal punto di vista del passeggero. Ho fatto Rimini-Bologna con 6 euro e Rimini-L’Aquila con meno di 20 euro (il treno più economico, il Regionale Veloce, costa 9,50. Mentre, un frecciabianca può arrivare a costare anche 26 euro, ndr)”.
Elenca tutti i “pro” che ti vengono in mente.
“Funziona come un taxi. Cioè la persona che ti offre il passaggio ti accompagna dove devi andare e non ad una fermata di bus oppure stazione ferroviaria. Ovviamente se il posto dove devi andare non è una cascina in messo al nulla. Bello dal punto di vista delle conoscenze. Con alcuni compagni di viaggio siamo in contatto sui social”.
Adesso il tasto dolente. I contro.
“Io parlo per esperienza personale. Il sistema dei feedback (le recensioni dei viaggiatori che sono già stati in auto con un guidatore, ndr) non è per nulla affidabile. Io ho viaggiato con un tipo che aveva 4,5 stelle su un totale di 5 ed era un guidatore sprovveduto. Ho temuto per la mia incolumità (sorride nel raccontarlo, ndr). Invece in Canada il sistema BlaBlaCar ha un modello di sicurezza più affidabile: devi andare in un ufficio pubblico, dare le tue generalità, registrarti. Insomma, era un sistema che mi dava più sicurezze”.
Ti è capitato di pagare lo stesso viaggio a prezzi differenti?
“Si, ma non ho mai capito perché”.
Lo spieghiamo noi, il perché. Chi offre un passaggio specifica nel suo annuncio il numero di posti disponibili, e qui cominciano le differenze. Infatti c’è chi divide il viaggio con gli altri passeggeri e chi decide di caricare il viaggio tutto sulle spalle degli “ospiti”. Attualmente non ci sono particolari limitazioni nei prezzi anche se, BlaBlaCar consiglia una fascia di prezzo, al momento dell’inserimento dell’annuncio, che dipende dal mezzo utilizzato, dalla distanza e da tutti gli altri parametri inseriti.
Chiara di anni ne ha 19, le BlaBlaCar le ha utilizzate tutto l’inverno, una settimana dopo l’altra, per spostarsi da San Marino a Bologna, dove frequenta l’università. “È stato semplice per me affezionarmi al servizio. Costi più ridotti e poi non devo attendere treni e bus in ritardo. In molti casi ho viaggiato con le stesse persone, anzi ero io stessa a chiedere se avrebbero rifatto lo stesso giro la settimana dopo. Ed è stato così. Mi sono trovata molto bene. Promosso”.
Angela De Rubeis