Riguardo al bilancio dell’anno educativo che si avvia alla conclusione, 2022/2023, la vicesindaca Chiara Bellini si dice soddisfatta. “Quello che si avvia alla sua conclusione è stato il primo anno educativo con l’introduzione della gratuità del nido per le famiglie con redditi medio-bassi, e cioè con un ISEE sotto i 26 mila euro. – spiega – Una riforma già definita ‘coraggiosa e di sistema’, innovativa nella sostanza e nel metodo, perché coinvolge il sistema pubblico e privato”.
600 sono state le famiglie complessive coinvolte, che rappresentano il 75% degli iscritti.
“Per i nidi comunali in gestione diretta e per i nidi affidati in convenzione (in gestione all’ASP Valloni Marecchia) è stato previsto l’azzeramento della rata mensile al di sotto di una determinata soglia ISEE, per poi applicare una riduzione progressiva a seconda della fascia di reddito in cui si rientra anche per le altre famiglie. La riduzione ha riguardato anche i nidi privati autorizzati presenti sul territorio comunale”. Vi è stato anche un incremento del numero di posti accessibili – che nel corso dell’anno educativo 2022/2023 è giunto a quota 60 – il quale, in termini relativi ha un’incidenza di oltre 2 punti percentuali sulla ricettività e quindi ha consentito, nei fatti, di passare dal 28.8% (2022) a circa il 31% di copertura totale. Dunque Rimini si avvicina alla media di copertura del 33% richiesta dall’Unione Europea entro il 2027.
Il progetto dei tre nuovi poli educativi
“Il PNRR da noi si fa” commenta la vicesindaca, illustrando anche i progetti di tre nuovi poli educativi per raggiungere e superare la suddetta soglia europea. “Tre nuovi poli educativi che hanno ottenuto i finanziamenti PNRR per più di 7 milioni di euro. si tratta de ‘Il Pollicino’ al Parco Pertini a Marebello; il nuovo nido ‘Girotondo’ che sarà realizzato in via Codazzi (negli spazi della ex scuola Montessori) e la ricostruzione dell’asilo nido Peter Pan a Viserba. – e assicura – Tutte le nuove strutture scolastiche saranno realizzate adottando le ultime e più avanzate tecnologie costruttive, modello che l’Amministrazione sta perseguendo per ogni nuova costruzione”.
Rimini polo nazionale dell’outdoor education
In più, i nuovi poli educativi serveranno una particolare attenzione agli spazi esterni che sono e saranno di fatto spazi da utilizzare appieno per l’attività educativa e didattica: “Poll educativi che contribuiranno a far diventare Rimini uno dei riferimenti nazionali dell’outdoor education. Una direzione testimoniata non solo da specifici investimenti di edilizia scolastica, ma anche dalla presenza di strutture di ricerca all’avanguardia, come Il Centro di ricerca sull’Educazione e la Formazione Esperenziale e Outdoor CEFEO dell’Università di Bologna, incardinato nel Qu.vi (Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita) e con sede proprio a Rimini”.
Un ulteriore investimento di 860 mila euro sarà dedicato per la manutenzione di nidi, scuole di infanzia ed elementari, tra cui giardini, arredi esterni ed efficientamento energetico.
Centri estivi
Per quanto concerne i centri estivi la vicesindaca afferma: “Anche quest’anno Rimini continuerà nella direzione di integrare con posti pubblici l’offerta dei centri estivi territoriali. Questo per cercare di sostenere anche quelle famiglie che non trovano risposte in un servizio che, storicamente, è organizzato principalmente dalle associazioni e dai soggetti del terzo settore locale”. Di fatti, “negli ultimi anni l’Amministrazione comunale ha integrato l’offerta con alcuni servizi pubblici nelle fasce d’età meno presidiate dal privato sociale o che presentano criticità e bisogni particolari. Nel dettaglio il Comune integrerà per la prossima estate l’offerta privata con l’organizzazione di un nido estivo per 73 posti e un servizio per l’infanzia 3-6 anni con circa 200 posti”.
Inclusivi anche d’estate
Per garantire inclusività anche in estate vi è un investimento di 890 mila euro e 44 mila ore di supporto educativo. La vicesindaca Bellini spiega: “Si tratta di servizi rispettivamente pensati per dare una risposta a coloro che non riescono a trovare un posto nei nidi privati e per garantire l’accoglienza di minori diversamente abili da parte di personale di sicura competenza. Un ambito dove il Comune interviene con grandi investimenti è il sostegno alle famiglie riminesi con figli diversamente abili dagli 0 ai 19 anni; un ambito considerato prioritario per l’Amministrazione comunale per garantire che nessuna persona svantaggiata resti fuori dai centri estivi”.
Progetto di conciliazione vita-lavoro
Si ricorda: “C’è tempo fino al 17 giugno per presentare la domanda di contributo per la frequentazione dei centri estivi prevista dal progetto conciliazione vita-lavoro finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con risorse che, per il territorio del Distretto di Rimini per l’anno 2023 è di 357 mila euro, per un contributo massimo fino a 300 euro a famiglia. La domanda va presentata in modalità online”.
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