Nei dodici mesi appena trascorsi, i prestiti della biblioteca di Santarcangelo sfiorano quota 50mila: mentre aumentano del 5,5% i prestiti di libri, passando da 25.119 del 2017 a 26.508, diminuiscono del 12% i prestiti di materiali audiovideo (25.825 nel 2017 contro 22.775 nel 2018). Un trend in realtà prevedibile considerando l’utilizzo sempre più pervasivo di dispositivi e piattaforme che stanno radicalmente modificando le modalità di fruizione di contenuti audiovideo. Fra i materiali più richiesti del 2018, il libro “L’Arminuta” di Donatella di Pietrantonio, il film “Il ponte delle spie” e il libro per ragazzi “Mortina: [una storia che ti farà morire dal ridere]” di Barbara Cantini.
Ma oltre che una “biblioteca di pubblica lettura”, la Baldini ha anche altre due anime fortemente sviluppate. La prima è la sua vocazione ad essere “biblioteca storica”, grazie al ruolo di conservazione dell’archivio storico comunale e dei fondi speciali Volpe, Pedretti, Grisoli, Giorgetti e Antonio Baldini costantemente consultati da decine di studiosi e ricercatori. Oggi la Baldini può contare su un patrimonio di oltre 90mila materiali costituiti da volumi, documenti e audiovideo inventariati, di cui 2.510 catalogati proprio nel 2018.
La seconda vocazione della biblioteca è quella legata alle numerose iniziative che nel corso dell’anno hanno coinvolto oltre 8mila persone: 104 fra incontri, presentazioni di libri, laboratori direttamente organizzati dalla Baldini – quasi uno ogni tre giorni – a cui si aggiungono i 142 ospitati.
Oltre alle attività ormai consolidate come le visite didattiche, gli incontri con gli autori e i gruppi di lettura, nel 2018 la biblioteca ha introdotto due nuove proposte che hanno riscosso particolare successo: il corso per l’utilizzo dello smartphone e l’apertura straordinaria della terza domenica del mese con iniziative dedicate ai bambini, che ha fatto registrare circa 500 presenze.
“Gli ottimi risultati della biblioteca derivano soprattutto dalla costante attenzione prestata al nostro istituto da parte dell’Amministrazione comunale – dichiara il direttore Pier Angelo Fontana – che, mettendo a disposizione le risorse necessarie, ha consentito di arricchire e aggiornare il patrimonio librario ed audiovideo della biblioteca”. “Altrettanto fondamentale è risultato il supporto dei numerosi volontari e volontarie, soprattutto quelli del gruppo Amici Biblioteca Santarcangelo – che con il mercatino dei libri già letti ha raccolto oltre 2.500 euro per finanziare acquisti e iniziative della Baldini – e del gruppo Reciproci Racconti che ha messo a disposizione di tutti capacità, conoscenze e competenze secondo una modalità grazie alla quale gli utenti diventano protagonisti a loro volta e contribuiscono allo scopo primario della biblioteca: la diffusione della cultura e della conoscenza.”
Un bilancio senz’altro positivo anche per il Museo storico archeologico che nell’anno appena concluso ha fatto registrare 15.755 visitatori grazie alle numerose attività proposte: dal calendario di iniziative per bambini del Pam Club al Festival dei Burattini (con 2.425 spettatori totali) dalla didattica museale agli incontri di Remus-Rete dei Musei tra i due fiumi (che ha coinvolto circa 115 partecipanti).
Nel corso del 2018 è inoltre proseguito il progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna “Arti per il contemporaneo, Arti per un territorio” per la valorizzazione del patrimonio museale attraverso la commistione e la mescolanza con l’arte contemporanea. Dopo il grande successo dell’esposizione di Eron e Andreco “UNEARTH. Portare alla luce” che si è conclusa a settembre 2018, dallo scorso dicembre sono le opere di Leonardo Blanco a “dialogare” con la collezione permanente del Musas che solo nel periodo natalizio (dal 15 dicembre al 6 gennaio) ha registrato 940 ingressi.
Particolarmente soddisfatta per i risultati raggiunti, il sindaco Alice Parma: “Musei e biblioteca confermano ancora una volta il ruolo di polo culturale della città, detentori di un patrimonio di straordinario valore a disposizione di tutti i cittadini. In questo senso, assume un rilievo importantissimo il progetto di contaminazione tra arte contemporanea e collezione permanente del Museo Storico Archeologico: dopo il successo di Eron e Andreco, anche l’esposizione di Blanco è un’ottima occasione per gettare un ponte fra presente e passato. Per questo riteniamo sia un’esperienza da riproporre anche in futuro con progetti in grado di valorizzare il nostro patrimonio culturale e favorirne la diffusione”.
“L’attività di biblioteca e musei – conclude il sindaco Parma – conferma come questi istituti culturali siano sempre più aperti a pubblici diversi come studenti e ricercatori, genitori e bambini, a cui si aggiunge un pubblico sempre più numeroso presente agli eventi”.