Inarrestabile. Il Rimini di Marco Osio mette in fila il suo nono risultato utile consecutivo e soprattutto porta a casa la sua quinta vittoria al “Romeo Neri”, sempre più fortino biancorosso. Un Rimini che oltre ad ottenere i tre punti ha messo in campo una prestazione piena di luci e pochissime ombre (l’ennesima espulsione del tecnico) con Martinelli e Fall autori delle due reti che hanno rimandato la Spal a Ferrara a mani vuote al termine di novanta minuti che hanno fatto divertire i tifosi riminesi che, a poco a poco, si stanno riavvicinando alla squadra. Merito, lo abbiamo già detto, ma è giusto rimarcarlo ancora una volta, del “sindaco” che contro tutto e tutti sta facendo uno straordinario lavoro. Pensare che quando è arrivato in piazzale del Popolo lo scetticismo regnava sovrano. Con tanto di allusioni poco simpatiche che lo portarono a “sbottare” in sala stampa: “c’è chi va in giro a dire che sono su questa panchina grazie a uno sponsor. A queste persone rammento che il sottoscritto, nel calcio, ci ha sempre e solo guadagnato”. E poi via a lavorare sul campo con una squadra messa in piedi all’ultimo secondo. Ma chi ha seguito il campionato del Bellaria della passata stagione, sapeva bene che Osio non era un bluff e lo sta dimostrando. E ora sotto con il Verona che domenica ha violato il campo del Porto Tolle e segue i biancorossi a soli tre punti. Dal Rimini al Santarcangelo che non va oltre lo 0-0 con la Pergolettese e che ora viaggerà verso Alessandria dove è sbarcato Luca D’Angelo, l’ex allenatore del Rimini. Male, malissimo il Bellaria in caduta verticale. I biancazzurri hanno perso con la Torres e ora aspettano il nuovo tecnico al quale spetta un vero e proprio miracolo.
Francesco Barone