Sociale e sostenibilità. Sono le due parole chiave del nuovo progetto ‘Beviamocisù’ realizzato dalla Fondazione San Giuseppe di Rimini in collaborazione con Romagna Acque e Adriatica Acque e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini.
Di che cosa si tratta
A spiegare di che cosa si tratta è Paola Benzi, presidente della San Giuseppe.
“Sgombriamo subito il campo da ogni possibile fraintendimento – sorride – qui parliamo solo ed esclusivamente di acqua. Naturale o frizzante. L’idea è nata diverso tempo fa ed è stata in gestazione per diverso tempo fino a quando siamo riusciti a decodificarla in un vero e proprio progetto. Grazie all’utilizzo di un mezzo elettrico, nella fattispecie un’Ape, distribuiremo all’interno dei tanti eventi che si organizzano sul nostro territorio, acqua chiara, limpida, buona e fresca. In realtà lo faranno le ragazze e i ragazzi, tutti tra i 15 e i 30 anni, ospiti dei nostri servizi educativi diurni e residenziali. Saranno selezionati e avranno al loro fianco educatori qualificati. Per questo ringrazio anche la cooperativa Millepiedi sempre presente. È un modo di inserire nel mondo lavorativo questi giovani che, altrimenti, avrebbero molte difficoltà. Un grazie particolare alla Fondazione Cassa di Risparmio che ha subito creduto nel nostro progetto, a Romagna Acque che ci dà la materia prima e ad Adriatica Acque che ci segue per la parte tecnica”.
I collaboratori
Chiamato in causa, Mauro Ioli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, svela un simpatico retroscena.
“Quando ho letto la nomenclatura con cui è stato presentato il progetto ‘Apina solidale’ non avevo ben capito quale fosse l’obiettivo. Poi, però, chi ha preso in esame l’istruttoria, mi ha assicurato che era un progetto che valeva la pena sostenere e così abbiamo fatto. Il terzo settore, come quelli dell’arte con i nuovi affreschi del Trecento trovati a Santa Croce di Villa Verucchio, dell’università (Uni.Rimini) e dello sviluppo del territorio sono al centro della nostra missione. Quindi per noi è stato un vero piacere aiutare la Fondazione San Giuseppe e i suoi ragazzi”.
È la volta di chi fornisce la materia prima, Romagna Acque.
“È un progetto che ci è piaciuto subito – sottolinea il presidente Tonino Bernabè – perché è un argomento che ci sta particolarmente a cuore. Il nostro è un territorio come ha detto Paola Benzi ricco di eventi che molto spesso si sovrappongono l’uno con l’altro e quando ci chiedono la nostra autocisterna attrezzata per la distribuzione dell’acqua, siamo un po’ in difficoltà perché non possiamo sempre accontentare tutti. Con Adriatica Acque abbiamo cercato di capire come declinare nel migliore modo possibile questa doppia esigenza della Fondazione San Giuseppe e abbiamo pensato che questo era il modo migliore. L’Apina, oltre che essere ecologica e quindi sostenibile, è anche un mezzo che regala tanta simpatia”.
Quello tra Romagna Acque e Adriatica Acque è un rapporto che in questi anni ha portato alla realizzazione delle ‘Casine dell’Acqua’ che oramai sono sparse su tutto il territorio.
“Sociale e sostenibilità sono i pilastri del nostro core business – dice il direttore, Alberto Sebastiani – siamo felici di avere dato il nostro contributo nella realizzazione di un progetto che unisce proprio un concetto di plastic free e allo stesso tempo di inclusione sociale”.
L’Apina al Tour de France
A dare qualche numero ci pensa il sindaco Jamil Sadegholvaad.
“Nel 2011, al Parco Cervi, è stata inaugurata la prima Casina dell’Acqua, da quel giorno ne sono state aperte altre nove e tre sono in fase di realizzazione. In tutti questi anni sono stati erogati oltre 22 milioni di litri d’acqua con un risparmio esorbitante di plastica. Questo per dire che un progetto di questo tipo non può non essere accolto con grande gioia. Ringrazio la Fondazione San Giuseppe, le sue donne e i suoi uomini non solo per averlo pensato ma per tutto il bene che fanno per la nostra comunità. Un grazie a Romagna Acque e Adriatica Acque e un grazie sincero anche alla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini per avergli dato le gambe. È un progetto che vuole regalare anche un’occupazione a chi è stato più sfortunato di noi, cosa che già accade con tante aziende che sul territorio hanno aperto le proprie porte a ragazzi diversamente abili o con autismo. Rimini è una città inclusiva e lo dimostra anche il progetto della ‘Spiaggia libera tutti’ che verrà realizzato nel tratto davanti la grande ruota panoramica. Ma tornando all’Apina, sarò felice di vederla anche durante la tappa del Tour de France”.
Intanto l’esordio dell’Apina avverrà ad Ecomondo il grande evento che si svolgerà in Fiera da martedì 7 a venerdì 10 novembre.