Zilda ed Herges sono due fratelli di origine albanese, 24 anni lei, 22 lui. Lavorano entrambi come camerieri, “ E per seguire i riti preparatori abbiamo dovuto fare i salti mortali”.
Daniel aspettava questo momento da anni. “ In Nigeria vivevo in un ambiente cristiano, ma non c’è mai stata la concreta possibilità di intraprendere un vero cammino”.
27 anni da compiere, è in Italia da sette stagioni, con il fratello, fa il commesso in un supermercato di Riccione e da un anno ha frequentato il percorso di iniziazione cristiana con l’equipe della Zona Pastorale Flaminia.
Daniel, Zilda ed Herges sono esempi di come la porta della fede sia sempre aperta. Non c’è età né esperienze ordinarie per intraprendere un percorso di fede e di iniziazione cristiana. Lo dimostrano gli altri undici catecumeni che a Rimini hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana in occasione della Veglia Pasquale, in una Basilica Cattedrale a Rimini ricolma di fedeli, amici e parenti, e presso la comunità di Montetauro.
Sono bambini, ragazzi e giovani fino a 35 anni, di diverse nazionalità: Albania, Cina, Nigeria e Italia. Ai quattordici neofiti che hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana, vanno aggiunti anche quattro persone che hanno ricevuto il sacramento della cresima.
Luca arriva da Riccione e proviene da famiglia di Testimoni di Geova. Una sua scelta in ambito sanitario ha causato la rottura dei rapporti con la moglie che è fuggita a Roma con i figli.
Ora Luca sta cercando di ricostruire una vita e la scelta del battesimo è un punto fermo in questo nuovo percorso.
Mamma e figlia di origine albanese vengono invece dall’Islam e ora abbracciano la fede cattolica.
Vincenzo Vignali, 70 anni, della Zona Pastorale Flaminia, insieme a don Gabriele Gozzi e Gianluca, fa parte dell’équipe che da diverse stagioni prepara gli adulti ai sacramenti della vita cristiana. “ Sono circa 90 le persone accompagnate ai riti di iniziazione cristiana in questi anni. – racconta Vincenzo –
Non siamo catechisti ma fratelli più adulti nella fede e facciamo con loro, e non per loro, questo percorso di circa 40 incontri l’anno”.
Una proposta che prosegue fraternamente anche dopo la Pasqua. “ È quella dell’accompagnamento dei catecumeni e degli adulti che riscoprono la fede da parte di comunità vive, rappresentate da catechisti laici. – è il responsabile diocesano del catecumenato per adulti, don Giuseppe Vaccarini, a parlare – Essi si coinvolgono in prima persona nel cammino delle persone loro affidate anche oltre il tempo del catecumenato”.
Il conferimento del battesimo durante la veglia pasquale viene dalla tradizione della Chiesa primitiva, un segno che rende ancora più evidente il passaggio dalla morte alla vita proprio quando si celebra la risurrezione di Cristo, la vittoria del Signore sulla morte. Un gruppo WhatsApp è un proseguimento del percorso, insieme a proposte come ritiri e pellegrinaggi.
“ Come ogni esperienza, anche accompagnare gli adulti ai sacramenti fa crescere entrambi: ci si incontra per molto tempo, almeno per un anno con cadenza quindicinale e settimanale nei tempi forti, si segue un percorso che cerchi di guardare il cuore e le esigenze di ciascuno. – è l’esperienza di Raffaella Farina – Quando ho conosciuto le due ragazze di 28 e 29 anni che hanno ricevuto i sacramenti del battesimo e della cresima la notte di Pasqua 2022 in Duomo, ho compreso che la sfida non sarebbe stata facile: cuori intrepidi, attenti e curiosi, anime gentili ed accoglienti ma giovani ed impazienti. Ciò che mi ha colpito è il loro lasciarsi condurre, come bambini davanti ad un’esperienza nuova, si sono fi date, dando l’opportunità anche ai fidanzati di partecipare agli incontri che con gioia e volontà hanno condiviso il loro percorso precedente in parrocchia”.
I neofiti sono ritornati in Cattedrale nel pomeriggio del sabato precedente la Domenica in Albis e sempre con il Vescovo, per una messa di ringraziamento.