E così, con quella subita con il Montichiari, sono quattro le sconfitte dei Crabs. Quel che è peggio è che c’è poco da recriminare. È andato in onda il solito copione, o meglio, quello di questi ultimi tempi: cioè una condotta di gara passabile con un risultato mai compromesso per larga parte dell’incontro e poi un finale da dimenticare, come se fosse facile farlo e che, invece, è come sempre determinante per vincere. È andata così anche questa volta, con i Crabs che chiudono sotto di un soffio il primo quarto, volano sul +3 al ventesimo e arrivano in perfetta parità quando inizia l’ultimo spezzone di gara. Equilibrio che dura poco, per la verità, con i biancorossi sempre costretti a inseguire fino a quando, a poco più di un minuto dal termine, una “bomba” si spegne sul ferro. Canestro che avrebbe regalato a Tassinari e compagni il -3. Peccato che nell’azione successiva siano gli ospiti a far scoppiare nel canestro riminese la “bomba” che praticamente manda a casa tutti (61-72). Riassumendo, non tutto è andato male. Per esempio la difesa è stata più che buona, considerando il valore degli avversari. Rimini è stata più brava nei rimbalzi e nei recuperi, ma la differenza, ancora una volta, l’ha fatta il tiro: un modestissimo 16% da 3 contro il 35 del Montichiari. Nella giornata in cui Bosio ha la valutazione più alta, con Squeo (nella foto), Tassinari e Silvestrini bravi, ma non sufficentemente nel finale, fa specie il -3 di valutazione di Hassan con un deleterio 0/8 nella sua specialità: il tiro da 3 punti. Insomma, è la classica coperta corta. L’arrivo di Squeo è stato fondamentale per i rimbalzi e anche per liberare al tiro i vari Hassan e Tassinari, ma la partenza di Gasparin ha praticamente ridotto tutti i benefici, costringendo Silvestrini, per esempio, a rimanere in campo per tutti i quaranta minuti. In attesa di buone notizie (leggi un play di ruolo), i Crabs giocheranno a Udine, un’altra nobile decaduta che attualmente si trova in quinta posizione a +4 sui Crabs, ora scivolati in quart’ultima posizione per una classifica che continua a essere dominata dal Legnano, capace di infilare la decima vittoria consecutiva. Primo hurrà, invece, per Lugo.
Pier Luigi Celli