Cucinare, pulire casa, aiutare i figli a vestirsi, seguirli nei compiti, andare a parlare con gli insegnanti e fare la spesa. Alzino la mano i papà che fanno correntemente almeno la metà di queste azioni a parità di impegni lavorativi con le proprie mogli. Guardando attorno a noi non è difficile notare come ancora oggi siano le donne a mantenere più dimestichezza con tali compiti; retaggio di una nazione industrializzatasi tardi, in cui l’uomo si è per secoli occupato degli aspetti più duri del lavoro nei campi mentre la moglie, oltre a dargli una mano, gestiva la vita domestica. (Non a caso il termine casalinga è una professione declinata solo al femminile). L’accesso allo studio, lo spostamento del lavoro da quello delle braccia verso forme più intellettuali, hanno portato in seguito le donne ad emanciparsi e a richiedere una maggiore condivisione da parte dell’uomo degli oneri familiari.
Ma quanti uomini rispondono oggi all’appello?
Abbiamo chiesto ai nostri lettori di indicarci esempi di padri “moderni” che si sentono a loro agio nel ricoprire ruoli tradizionalmente femminili, come lo stirare le camicie o il preparare pasti saporiti e nutrienti per i propri figli al ritorno da scuola, ma non è stato semplice ottenere risultati.
Cristian, 44enne, gestore di un bagno a Marina centro rappresenta un caso limite. Non solo d’inverno, a stabilimento chiuso, fa l’uomo di casa, ma per un anno ha fatto “il babbo e il mammo – come dice lui, dopo che sua moglie è stata trasferita a Roma per lavoro -. Era indecisa sul partire o meno perché una delle nostre figlie, la più grande, avrebbe dovuto iniziare la scuola media, un passaggio delicato. Ne abbiamo parlato e le ho detto di cogliere l’occasione perché per lei sarebbe stata una bella esperienza”.
Come bella è stata la sua esperienza nei panni del babbo-mammo.
“Può sembrare strano, ma dal punto di vista di coppia è stato bello perché abbiamo compreso la forza della nostra unione. E, nonostante la distanza, il nostro rapporto è cresciuto nel tempo. Purtroppo nello stesso periodo mio padre si è ammalato e mandare avanti tutto non è stato facile, ma è stata una sfida che mi ha fatto crescere sia come padre sia come persona”.
Dunque alla base c’è una coppia forte. Come avete raggiunto questo risultato?
“Da quando ci siamo spostati, 15 anni fa, seguiamo un percorso di crescita con uno psicologo all’interno del gruppo famiglie della parrocchia di Fano in cui viviamo. Lì abbiamo capito i valori di coppia e di famiglia, e i sacrifici che comportano”.
Si sente un padre moderno?
“Sì, mi sento un babbo che sa fare anche la mamma. Se guardo indietro a mio padre, certe cose non le avrebbe mai fatte. Non credo che ci siano aspetti della vita familiare che spettano solo alle donne (come il far da mangiare o il pulire casa) e altri che sono solo degli uomini. Porto le mie figlie a danza, vado a parlare con i loro insegnanti…”.
Peccato che non tutti gli uomini siano così.
“Al contrario – risponde con fermezza Cristian – sono molto pochi. Tutti devono saper fare tutto all’interno della famiglia. Non ci sono più i confini di ruolo di una volta. Io sono famiglia”.
Com’è stato per le bambine avere la mamma lontana?
“Gli insegnanti di scuola si sono accorti solo dopo tre mesi che la madre era partita per lavoro. Questo è un bene, significa che le miei figlie non hanno mostrato segni di sofferenza”.
E anche che il padre è stato bravo. L’ostacolo più grande affrontato?
“Avevo solo un dubbio: se mi ammalo come faccio? Per il resto sono una persona ottimista e mi pongo in maniera positiva di fronte ai problemi. Le sfide vengono superate se si riesce a vedere il bello delle cose”.
Quali consigli dare ai genitori di oggi?
“Di essere uniti come famiglia. Mia moglie insegna a scuola e dice di capire chiaramente quali alunni hanno alle spalle famiglie forti. E poi bisogna comprendere la realtà di oggi in cui vivono i nostri figli, saperli seguire, ma anche dare loro la possibilità di mettersi alla prova in modo che si responsabilizzino. Un segreto? Partecipare a percorsi di gruppo come quelli parrocchiali. Quando c’è un legame familiare forte, ogni problema viene superato”.
Dove trova un padre tutta questa forza?
“Ho vicino una grande donna. Per questo mi sento forte come uomo”.
Mirco Paganelli