E per cicerone, Giulio Cesare. È proprio la voce narrante dell’imperatore romano, interpretata da un avatar, ad accogliere i visitatori: prendendoli idealmente per mano, li trasporta nella Rimini romana (la città diventò colonia dell’impero nel 268 a.C.).
Nel Visitor Center multimediale allestito nella chiesa sconsacrata di Santa Maria ad Nives (l’ex sala del consiglio provinciale, al n. 235 di corso d’Augusto) tutto questo è possibile. E anche di più.
“Arimini Caput Viarum” è infatti un percorso espositivo – multimediale che permette al visitatore di conoscere, condividere ed interagire con il patrimonio culturale della Rimini Romana attraverso l’ausilio della tecnologia. Non solo ufficio informazioni e book shop: “Arimini Caput Viarum” è un moderno e affascinante luogo di narrazione partendo dall’incrocio, al centro della città, del cardo e del decumano massimi, in corrispondenza dell’attuale Piazza Tre Martiri. Il percorso inizia all’altezza dell’Arco d’Augusto e si sviluppa lungo il decumano attraverso quattro “stazioni narranti”, con tanto di ricostruzioni in 3D. “Guidati” da Giulio Cesare, si viene trasportati nella realtà dell’epoca: le riproduzioni che si attiveranno al passaggio, porteranno poi ad ammirare la ricostruzione della tipica Domus romana (partendo da quella di piazza Ferrari), ad approfondire il rapporto tra Rimini e il mare e a prendere visione dell’architettura del Tempio Malatestiano. Il percorso è arricchito da una serie di reperti archeologici – frammenti di epigrafi, un capitello, un frammento di sarcofago, una stele – parte dei quali esposti per la prima volta al pubblico, messi a disposizione dai Musei Comunali. Inoltre è presente una parete multimediale interattiva con la ricostruzione di Ariminum.
Inoltre è presente una parte interattiva multi-touch con itinerari tematici e giochi per bambini ed una sala predisposta ad attività didattiche o conferenze dove è presente una lavagna interattiva multimediale.
“È un modo per non abbandonare luoghi pubblici spesso destinati al disuso – hanno spiegato il sindaco Andrea Gnassi, l’assessore alla Cultura Massimo Pullini, insieme al dirigente del Servizio musei Maurizio Biordi alla presentazione del Visitor Center – . Si vuole aprire la porta sul racconto del territorio per accogliere e spiegare meglio la nostra nascita e la nostra storia. Con l’unione della nuova tecnologia e della divulgazione storica, si vuole svecchiare i musei per farli vivere e far vivere ai turisti e cittadini emozioni e intensità. Dando così la possibilità a tutti di poter informare, raccontare e suggestionare tutti”.
A realizzare il Visitor Center (ingresso sempre gratuito, info: www.riminiromana.it) Touchwindow e Integra Solutions, vincitrici del bando. Il percorso – costato 146.000 euro – è stato realizzato dalla Provincia e interamente finanziato attraverso i fondi europei del programma Ipa Adriatic-Cross Border Cooperation 2007-2013 all’interno del progetto “Hera-Tourism of Adriatic heritage”: è focalizzato su nuove strategie per la valorizzazione, promozione e sostenibilità del turismo culturale nell’aria adriatica.
Come ha sottolineato il sindaco Andrea Gnassi nella presentazione del nuovo spazio, finita la spinta propulsiva di 70 anni di turismo balneare, Rimini deve ora puntare sulla riscoperta della sua storia e sulla promozione dei suoi tesori. Che non sono pochi. L’obiettivo del sindaco, messi a regime gli interventi su Teatro Galli, Fulgor e piazza Malatesta, è ambizioso: mezzo milione di visitatori all’anno interessati alla Rimini città d’arte per un indotto che potrebbe arrivare a 100milioni di euro. Un sogno?
Melissa Parolo