Home Attualita Appello all’Umano, RImini si ritrova in piazza

Appello all’Umano, RImini si ritrova in piazza

nazarat
Appello all’umano, la preghiera torna in piazza a Rimini. Sostenuto da una frase di papa Francesco (Angelus del 26 marzo scorso): “L’esempio dei Martiri sostenga la Chiesa nell’edificare una civiltà dell’amore”, il Comitato Nazarat per i cristiani perseguitati in Medio Oriente ()www.nazarat.org) organizza la recita del rosario giovedì 20 aprile in piazza Tre Martiri (alle ore 21), al quale seguirà la testimonianza del siro-cattolico di Damasco Tony Battah.
La pace è ancora molto fragile… la guerra intorno alla città continua; la notte sentiamo i bombardamenti, i rumori delle fucilate… ogni tanto, l’unica strada principale che porta ad Aleppo è occupata dagli scontri. Subito i prezzi aumentano… Se l’assedio si prolunga per più di tre giorni, vengono a mancare la frutta e la verdura che provengono dalle campagne… I giovani sono reclutati al servizio militare; spesso sono dei padri di famiglia, o comunque l’unico sostegno economico alle loro famiglie”. Sono le parole inviate – tramite lettera da padre Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo – agli amici del Comitato Nazarat, con i quali è in contato da tempo.
Padre Ibrahim
La guerra, il conflitto morde ancora, ad Aleppo. “Ma il fuoco brucia ancora sotto la cenere… – prosegue padre Ibrahim – Ci sono dei germogli di speranza che spuntano:
– chi riceve aiuto dalla parrocchia si chiede : come posso io aiutare gli altri ? E si impegna come volontario. – i bambini durante la Quaresima hanno fatto dei sacrifici privandosi di qualcosa, con la somma ricavata hanno comprato dei dolci per gli anziani in casa di riposo, trasmettendo loro amore e gioia;
– i giovani hanno fatto un pellegrinaggio alle chiese distrutte dalla guerra. In questo gesto di condivisione hanno espresso la loro tristezza, ma anche la loro fede nel fatto che la vera Chiesa forma i suoi fedeli, i discepoli di Cristo e il loro desiderio di ricostruirLa secondo l’esempio di San Francesco, patrono della nostra parrocchia”.
Questi sono solo dei piccoli esempi. Piccoli germi di speranza. “Le cose grandi iniziano da cose piccole, da quelle più semplici: una stretta di mano, un sorriso… Abbiamo molta speranza che questi piccoli semi faranno veramente dei grandi
miracoli” rilancia padre Ibrahim.
Fare Chiesa ad Aleppo, oggi, significa abbracciare una missione affidata dal Signore, accoglierla come opportunità per testimoniare i comportamenti espressi nel Vangelo. Non ha detto Gesù nel Vangelo: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8)?
“Noi abbiamo visto la gratuità di Qualcuno che ha donato la Sua vita per noi e col nostro servizio tanto spirituale quanto umanitario non facciamo altro che riflettere la Sua Gratuità e Carità senza aspettarci alcuna ricompensa. Ciò è la nostra gioia e la nostra forza. Questa forza di carità ci è stata donata da Qualcuno che ha vinto le forze del male e della morte… tale forza è la «forza della Sua Resurrezione» che ci vivifica ogni giorno nel Mistero del Suo Corpo e del Suo Sangue. É grazie a questo che noi possiamo fare, nel campo del servizio all’altro, più di ciò che noi possiamo e immaginiamo.
Da questa forza della Resurrezione noi ne siamo semplici testimoni, anche per i fratelli e sorelle di tutto il mondo, membri del solo Corpo di Cristo”.
L’iniziativa “Appello all’umano” (il cui portale è: www.nazarat.org), avviato a Rimini nell’agosto del 2014, si è diffusa in diverse città d’Italia e all’estero, il 20 di ogni mese, a Bologna (piazza Santo Stefano), a Loreto (Santuario, piazza della Madonna) ed anche a Cattolica, dove un gruppo di cattolichini, che già da tempo si riuniva per pregare per i cristiani perseguitati in Medio Oriente, proseguirà il gesto in luogo pubblico. A questo elenco vanno aggiunti Cesena (punto di ritrovo davanti al Duomo), Prato, Perugia, Siena, Sassari, Porto Maggiore, Andora  e una vasta rete di preghiera sostenuta da numerose comunità monastiche: sedici in Italia e sette all’estero, compreso il Monastero S. Josè delle Carmelitane di Fatima e un gruppo di preghiera a Damasco.
All’estero è già iniziato l’Appello all’umano a Lugano, e momenti pubblici di preghiera a Barcellona, Valenzia e Stati Uniti. (p.g.)