“Aiutateci, ci uccidono nell’indifferenza. Veniamo uccisi, massacrati ogni giorno in un’indifferenza sempre più sconcertante, eppure continuiamo a sperare, ad aspirare alla felicità annunciata nelle beatitudini”. Con questo appello del vescovo congolese monsignor Paluku Melchisedech Sikuli, il comitato Nazarat anche questo mese prosegue il suo “Appello all’umano”, in diretta online sulla piattaforma Zoom in ottemperanza alle norme anti-Covid 19. L’identificativo (ID) che offrirà a chiunque di partecipare alla diretta è questo: 851 61830379. La diretta video streaming è possibile seguirla attraverso il sito www.nazarat.org al link nazarat.org.perseguitati.
Papa Francesco con continui richiami pone la centralità della questione. “Il mondo odia i cristiani per la stessa ragione per cui ha odiato Gesù, perché Lui ha portato la luce di Dio e il mondo preferisce le tenebre per nascondere le sue opere malvagie” (Angelus 26.12.2016). L’attualità del sostegno ai fratelli che a causa della loro fede vengono perseguitati permane intatta cambia però l’orario. La novità di questo appuntamento di gennaio con la recita del rosario e la testimonianza sarà alle ore 19, e non alle 21 come di consueto. Il giorno però resta sempre il 20 del mese, quindi mercoledì 20 gennaio 2021.
La testimonianza sarà di padre Mussie Zerai, un sacerdote eritreo della diocesi di Asmara: padre Zerai si soffermerà sulla situazione dei cristiani nel suo Paese (sia della minoranza cattolica o di comunità battiste ed evangeliche sia della maggioranza ortodossa) e di tutto il Corno d’Africa.
L’”Appello all’umano” torna dunque in piazza, ma nella piazza virtuale. Questo appello per la pace e alla libertà religiosa che si “alimenta” semplicemente di preghiera, silenzio e testimonianza, è una “catena” avviata a Rimini nell’agosto del 2014, da allora si è diffusa in Italia e all’estero. All’“Appello all’umano” si uniranno, come di consueto, altre città italiane ed estere e una trentina di comunità e conventi religiosi anche questi in Italia e all’estero.