Anno nuovo, desideri nuovi e… vecchi. Il 2011 per molti riminesi è iniziato nel segno del sorriso, sulla scia di un 2010 già ricco di soddisfazioni. Per altri, l’anno appena iniziato si presenta invece più in salita ma sempre e comunque con la voglia di lasciarsi le “magagne” alle spalle. Il Ponte è andato a scoprire le speranze e i desideri di alcuni personaggi per l’anno appena iniziato.
Massimo Masini Presidente Aeradria
“Il mio auspicio rispetto al 2011, professionalmente parlando, è che si realizzi ciò che ha tutti gli elementi per trasformarsi, per l’aeroporto di Rimini, in realtà. Nel 2010 abbiamo abbattuto il muro dei 550mila passeggeri, nel 2011 è realistico pensare ad un salto ulteriore che ci porterà a superare quota 900mila. L’altra speranza è di vedere un’accelerazione per quel che riguarda gli interventi di ammodernamento che stiamo mettendo in atto. Nel nuovo anno saremo collegati a oltre 60 città di oltre 25 paesi europei ed extraeuropei. Il mio sogno? La Cina. Quanto alla mia provincia, spero che si accelerino i tempi per alcune scelte decisive per la mobilità a cominciare da terza corsia dell’A14, nuova Statale 16 e Metrò di costa”.
Alberto Ravaioli, Sindaco Rimini
“Personalmente, nel nuovo anno spero di inaugurare il nuovo reparto di Oncologia dell’ospedale Infermi di Rimini. Per la mia città invece, l’auspicio da qui alla fine del mio mandato è di completare il programma realizzando il maggior numero di opere. Penso all’apertura del Palas: ho fatto delle verifiche tecniche e ho potuto riscontrare che le problematiche che ancora ne impediscono l’apertura, sono di scarso rilievo. Spero poi di avviare la procedura del bando di gara per il Teatro Galli e di approvare piani urbanistici decisivi: Piano Strutturale, complesso Murri, sottopasso di via Portofino, i due sottopassi della Ss 16 e la nuova rotatoria della superstrada di San Marino”.
Maurizio Casadei, Pres. Cooperativa Millepiedi
“La storia fredda sarebbe estremamente deludente e scoraggiante se non fosse riscattata dai sogni. La mia speranza è che in questo anno possa crescere l’attenzione nella comunità civile ed ecclesiale riminese, per tutti coloro che crescono e hanno bisogni speciali. Mi piace ricordare a questo proposito un messaggio di Martin Luther King: I sogni non sempre si realizzano, non perché siano troppo grandi o impossibili, ma solo perché noi smettiamo di crederci”.
Antonino Caproni, Pres. Centro Anziani Ausa
“Da dieci anni stiamo aspettando di poter effettuare un intervento alla nostra sede che non è utilizzata neanche al 50 per cento delle sue possibilità. Spero di avere il prima possibile delle risposte positive dall’amministrazione comunale di Rimini. Vorremmo ampliare la sala al piano terra e realizzare un campo da bocce. Per i nostri 158 soci sarebbero due belle novità. Per il resto, ho un figlio attualmente in cassa integrazione: la mia speranza è che questo possa essere un anno migliore specie per le nuove generazioni sempre più costrette a dipendere dai genitori”.
Cristina Muccioli, operatrice Centro Impiego Rn
“Io desidero tanto lavoro per tutti, anche al costo di rimanere disoccupata io, al Cpi, per mancanza di clienti! Un pensiero particolare va ai miei giovani colleghi che – impossibile da credere – per qualche tempo (qualcuno per molto) si troveranno dall’altra parte della barricata. Per più di dieci anni hanno dato consiglio ai disoccupati su come e dove cercare lavoro e sono stati indispensabili al funzionamento della struttura provinciale. Ora iniziano il 2011 mettendosi in fila al Cpi e all’Inps per la domanda di disoccupazione”.
Manlio Maggioli, Pres. Camera di Commercio Rimini
“La mia speranza per il 2011 è che le nostre imprese riprendano a lavorare a pieno regime e che possano assumere tanti giovani. È questo uno degli aspetti decisivi che può dare la svolta alla nostra economia”.
Daniele Briglia, lavoratore già incassa integrazione
“Il mio auspicio è che ci possa finalmente essere una ripresa per quante più persone possibile. La richiesta, che ci sia più attenzione da parte di tutti gli attori sociali (politici, ma anche media) sul difficile momento che stanno vivendo tanti lavoratori. Un’attenzione che andrebbe completata con un sostegno al reddito e alla formazione più efficace, attento e immediato”.
Carlo Pantaleo, Pres. Ass. Nuove Generazioni
“Ci auguriamo che nel 2011 la nostra città investa di più su giovani e innovazione. Tema che è stato anche il contributo alla riflessione che abbiamo portato alla 46ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani per il futuro del Paese. A Rimini si registrano avviamenti al lavoro ancora più bassi rispetto a due anni fa e aumentano troppo i contratti a tempo determinato. Inoltre c’è la paura di perdere il lavoro a causa dell’esaurimento della cassa integrazione, le cui ore sono aumentate esponenzialmente. Non sono di certo migliori le notizie per i laureati. I giovani completano gli studi, entrano nel mondo del lavoro, mettono su casa, formano la loro famiglia assai più tardi di prima. Il nostro augurio è questo: che dal primo gennaio, tutti sappiano che ogni soldo investito nei giovani è un soldo messo da parte per un futuro più sereno di tutta la città”.
Gabriele Arretini, operatore Caritas Diocesana
“Lavoro qui da sette anni. Ricordo all’inizio le telefonate anonime e le critiche rivolte agli stranieri che si rivolgevano al nostro servizio. Con il tempo e soprattutto nell’ultimo periodo le cose sono cambiate: vedo stranieri che parlano sempre meglio l’italiano, che desiderano integrarsi, e italiani sempre meno dominati dalla paura e dal sospetto. Si è rotto uno schema. Se le cose continuano ad andare così direi che ci aspetta un anno più che positivo”.
Piero Meldini, storico e scrittore
“Il mio desiderio? Un mondo in pace. Un paese con un parlamento e un governo di cui non ci si debba vergognare. Una città amministrata con intelligenza, sobrietà e nel rispetto della sua storia. E per me stesso e i miei familiari tanta salute”.
Toni Pasolini, coach Pallamano Rimini
“Dal punto di vista sportivo mi piacerebbe vincere ancora il campionato, portare Rimini in serie A. Magari non potremmo nemmeno affrontare il massimo torneo, ma sarebbe il coronamento di un sogno.
Sempre per lo sport cittadino, mi piacerebbe vedere più riminesi in campo nel Basket Rimini. E più spazi in generale per i giovani nello sport. E, ancora, basta guerre: che i conflitti non inizino nemmeno. Non si risolvono i problemi con le armi, i conflitti inaspriscono le situazioni. E ciascuno di noi sia meno egoista”.
Valeria Guagnelli, Pres. Associazione Etnos
“Penso ai giovani, indipendentemente dalle etnie: che possano recuperare i loro sogni e ideali. La mia sensazione è che ormai manchi la forza per sognare. A tutti i potenziali migranti va invece l’augurio di non aver bisogno di spostarsi o, meglio, di viaggiare e lasciare il loro paese solo per piacere, desiderio e curiosità, e non perché vi si trovano costretti”.
Gianluca Daluiso, studente
“Io spero che in questo 2011, gli italiani, in modo particolare la mia generazione, possano indignarsi, reagire, lottare per il futuro del proprio paese. Auspico che noi giovani, in questo nuovo anno, possiamo scoprire le forti potenzialità che possediamo per poter condurre questa tanto attesa rivoluzione culturale e morale indispensabile al nostro Stato, bellissimo e disgraziato, capace di smuovere le coscienze di tutti noi italiani”.
Alessandra Leardini