Si occupano di pagare bollette e andare in banca ma possono pure ritirare la pensione. Ma soprattutto si prendono a cuore la situazione della persona. Non è dunque strano che questi “angeli custodi” sono sempre più richiesti. In 10 anni si è passati da 6 casi di intervento ai quasi 1.000 del 2015. Un aumento esponenziale (+15.416,67%) che non accenna a diminuire: in tre mesi (da ottobre a dicembre) sono già piovute 153 richieste. 85 nel solo mese di gennaio.
Si chiamano amministratori di sostegno, sono volontari (familiari, cittadini e avvocati) e affiancano in tutto e a volte per tutto persone impossibilitate, anche parzialmente o in maniera temporanea, di provvedere ai propri interessi. Una categoria di persone, che diventa sempre più vasta, che ottiene dal Giudice Tutelare l’attenzione di un AdS. “Persone in condizioni di fragilità, ecco chi necessita dell’amministratore di sostegno: – spiega il presidente del Tribunale di Rimini, Rossella Talia – disabili, persone con disagio psichico, con malattie croniche degenerative o con problemi di dipendenze o semplicemente anziani, persone fragili in stato di difficoltà anche dal punto di vita pratico che abbisognano di una giustizia dal volto umano, fatta di ascolto e di efficenza”.
Le persone fanno la differenza. Ne è convinta anche l’assessore ai Servizi Sociali di Rimini in riferimento allo Sportello “Amministratore di Sostegno”. “Oggi più che mai è il momento della concretezza – fa notare Gloria Lisi – persone di enti differenti si incontrano per offrire un servizio ai cittadini e a coloro che hanno meno voce in capitolo”.
Lo Sportello è aperto in via sperimentale dal 6 ottobre scorso presso il Tribunale di Rimini. L’inaugurazione ufficiale è avvenuta la settimana scorsa, in coincidenza con la firma del protocollo da parte dei soggetti giuridici, amministrativi e sociali coinvolti: il presidente del Tribunale, l’assessore ai Servizi Sociali di Rimini e Volontarimini. Qui al primo piano (stanza 1014) un pool di cinque volontari garantisce il servizio agli amministratori di sostegno già nominati dal Giudice Tutelare, e ai familiari che necessitano di informazioni circa il servizio svolto da questi “angeli custodi”. Cinque persone – martedì, giovedì e venerdì – distribuiscono consigli, seguono pratiche e offrono informazioni.
Lo Sportello si è reso necessario. Lo sviluppo della figura dell’amministratore di sostegno nel corso degli anni (da 6 amministrati nel 2004 ai 931 del 2015 con 1.584 procedure attivate) ha prodotto un carico di lavoro che le sole forze del Tribunale di Rimini (dei 19 funzionari assegnati ne ha appena 9 e solo 2 dei 5 segretari di cancelleria) non riescono a soddisfare. Da qui una richiesta di aiuto, per far funzionare bene le cose e garantire una “giustizia dal volto umano”, un sos accolto da Volontarimini e Comune di Rimini. “La firma del protocollo per lo Sportello – assicura l’assessore Lisi – sarà allargata a tutto il Distretto Nord”. È presumibile che l’impatto sociale dell’istituto dell’amministratore di sostegno in futuro sia ancora maggiore, considerando l’esponenziale crescita della popolazione anziana e il bisogno delle famiglie di tutelare il proprio congiunto con idonei strumenti legali e la necessità di progettare un futuro, anche in presenza di difficoltà economiche. Gli “angeli custodi” dovranno volare sempre di più.
Paolo Guiducci