Anche quest’anno, ripetendo un’esperienza che ha ormai radici profonde nella parrocchia di San Martino a Verucchio, nel mese di luglio una quarantina di bambini e bambine, ma anche ragazzi delle scuole medie, si sono ritrovati per condividere un percorso religioso e allo stesso tempo il gioco e l’amicizia. La guida e l’animatrice di questo folto gruppo è suor Piera, appartenente all’ordine delle Maestre Pie di Rimini, che da diversi anni porta avanti con l’aiuto del parroco, don Tonino prima e don Valerio ora, questo “oratorio estivo”. Ci si ritrova tutte le mattine dalle nove a mezzogiorno presso i locali della parrocchia e qui, dopo un momento di riflessione e preghiera, si inizia a lavorare insieme recuperando quelle abilità manuali, attraverso il cucito, il traforo, il ricamo, la pittura, che i nostri ragazzi sembra abbiano perduto, ma che sono così importanti. Così tra creatività, impegno e allegria si arriva all’ora della merenda durante la quale tutti i ragazzi giocano, anche in questo caso recuperando alcuni passatempi di una volta: l’elastico, la corda, la palla. Si impara, così, che anche con poco ci si può divertire e stare bene insieme. Tutto finisce con la preghiera dell’Angelus, a mezzogiorno, un momento in cui ci si saluta e si prega anche cantando. Quest’anno, in particolare, suor Piera e don Valerio hanno proposto delle riflessioni sulle figure di Beata Elisabetta Renzi e San Giovani Bosco: “Perché è importante – ci ha spiegato suor Piera – che i ragazzi, sempre più disorientati tra modelli che puntano solo all’apparenza e al successo, si confrontino con persone che sono state maestre di fede e hanno, invece, guardato ai valori più profondi della persona”. Ma questa esperienza educativa è significativa anche per altri aspetti: essa raccoglie intorno a sé numerosi adulti che si offrono per aiutare i bambini nelle diverse attività. Ci sono molte mamme, ma anche nonne e nonni che guidano i diversi laboratori. I lavori prodotti dai ragazzi vengono poi venduti in occasione della festa conclusiva e il ricavato viene inviato alla missione delle Maestre Pie in Bangladesh. Anche questo è molto importante: ricordare che con questi gesti di generosità, attraverso il donare sé stessi agli altri, si può aiutare qualcuno a stare meglio! Madre Elisabetta e don Bosco hanno insegnato proprio questo.
Carla, una mamma