I botti erano lì, pronti a esplodere. Sia sul campo, sia dietro la scrivania. Ma purtroppo sono rimasti con le polveri bagnate. Perché se è vero che l’annunciato passaggio non c’è stato, è altrettanto vero che con la Giacomense, il Rimini, meritava molto di più del semplice pareggino (gol di Andrea Brighi nella foto). Tutta “colpa” di quel maledetto calcio di rigore sbagliato da Riccardo Taddei che se fosse entrato avrebbe portato i biancorossi fuori dalle zone paludose della classifica. Invece nulla. Da quello che poteva essere a quello che sarà. Domenica prossima, infatti, al “Romeo Neri” arriverà la Pro Patria, potenzialmente capolista della classifica (ha due punti in meno del Savona ma anche una gara da recuperare). I numeri degli uomini dell’ex Inter, Firicano, fanno paura, soprattutto in attacco dove con i suoi 35 gol, la Pro Patria è la squadra più prolifica del campionato. In trasferta i lombardi hanno conquistato 14 punti con uno score di 4 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. Insomma, una squadra da temere. Rimanendo in casa Rimini: dopo il grande spavento di Porto Maggiore, con Luca D’Angelo trasportato fuori in barella, le condizioni del tecnico sono nettamente migliorate, tanto che domenica tornerà in panchina.
Dal Rimini al Santarcangelo che ha chiuso il 2012 con un fegato grosso così. Colpa del pareggio beffa giunto al 94’ con il Mantova dopo due legni e altrettante occasioni gettate al vento. I gialloblù saliranno a Bassano dal quale è in arrivo l’ex Rimini e San Marino, Cristian Longobardi mentre dal Bellaria sbarcherà in gialloblù il ’92 Mariani. In partenza Musi, Lodovisi, Campana e soprattutto Beatrizzotti.
In casa Bellaria, domenica impegnato al “Nanni” contro il Casale, invece, vige la confusione più totale.
Francesco Barone