Le mani? A Rimini sono in pasta. Come potrebbe essere diversamente quando prodotti e cucina d’autore sfilano davanti al mare in un colorato tendone da circo che si trasforma in una grande cucina a vista?
Il circo dei sapori chiamato come il titolo di una poesia in dialetto di Tonino Guerra “Al meni”, (le mani), “sforna” al capoluogo balneare il 18 e 19 giugno il titolo di capitale del gusto. Provate a immaginare che la via Emilia si trasformi per due giorni in un enorme scivolo che raccolga e faccia scendere verso il mare tutte le eccellenze della Regione (unica in Italia a vantare un paniere di 43 prodotti Dop e Igp, unendo dieci città ricche di eccellenze gastronomiche), pronte ad essere cucinate dalle mani degli chef più bravi del mondo, sotto la guida del più premiato di sempre, Massimo Bottura. “Rimini abbraccia l’Emilia-Romagna, la Regione abbraccia Rimini, insieme abbracciamo il mondo: – si affida ad un sillogismo l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini – solo qui si poteva inventare un’esperienza del genere”.
È un remake tutto gastronomico del felliniano 8 e 1/2 quello che sorgerà all’ombra del Grand Hotel, un circo mercato dei sapori tra degustazioni, show cooking stellati, laboratori, incontri con autori ed esperti, mercato di produttori di eccellenza, street food gourmet e lab store di artigianato (www.almeni.it).
“Al meni” è l’incontro di dodici grandi chef dell’Emilia Romagna con dodici giovani chef internazionali, dentro e fuori un circo felliniano, (foto Giorgio Salvatori) in una “sfida” dal sapore d’autore per un evento unico fra show cooking, degustazioni, street food gourmet, mercato dei prodotti top dell’Emilia Romagna, laboratori per grandi e piccoli, lab store di artigianato, gelato e degustazioni stellate a prezzi popolari.
E gli chef? Si va dagli stellati Aurora Mazzucchelli e Gianpaolo Raschi, all’astro nascente Gianluca Gorini, fino al peruviano Emilio Macias, al brasiliano Tabata Hanninen alla star Svedese Niklas Ekstedt, una rockstar della cucina nota non solo per i suoi programmi televisivi, ma anche per il suo ristorante stellato appoggiato da una cucina interamente a legna.
La kermesse più foodie dell’anno – nata da un’idea dello stesso Massimo Bottura e del Comune biancorosso – è una festa del gusto nella quale Rimini gioca la sua saporita parte. Due postazioni speciali vedranno il ristorante Quartopiano, capitanato dallo chef Silver Succi, proporre lo street food ed i prodotti a km zero declinati secondo i canoni della cucina gourmand. All’Osteria La Sangiovesa, a braccetto con i prodotti di Tenuta Saiano, il compito di portare la vera cucina tipica romagnola. Altre postazioni sono quelle della birra Amarcord, e del gelato artigianale che diventa uno dei protagonisti con il nuovissimo spazio dedicato alla gelateria a cura di Mo.Ca.
Sul lungomare sino a piazzale Boscovich, è allestito un percorso del gusto tra piccoli e grandi produttori agricoli: dal Parmigiano Reggiano allo Squacquerone, dai pesci dell’Adriatico allo scalogno migliore. Sotto al tendone spazio anche ai laboratori di Slow Food Emilia Romagna, con il pubblico a mettere anche le mani in pasta.
Nel trentesimo anno di fondazione, Slow Food riunisce ad “Al Meni” il Consiglio Nazionale italiano, con i suoi 60 membri, per una riflessione sulla storia di questa associazione baluardo nella difesa della biodiversità.
Ideale sequel di “Al Meni” sarà ‘Spessore!’, la manifestazione (21-24 giugno) al Povero Diavolo di Torriana che amplifica, seppur in un contesto più raccolto, il messaggio del circo dei sapori riminese: avvicinare la cucina d’autore al pubblico. Quattordici cuochi di varia provenienza legati da una comune filosofia di ricerca e stile esplorativo sfileranno nella cucina del Povero Diavolo.
Benvenuti al circo mercato di sapori e cose fatte con le mani e con il cuore.
Paolo Guiducci