Lunedí 9 aprile, il prof. Giorgio Motta ha tenuto una conferenza presso l’Istituto Marco Polo di Rimini in lingua tedesca per gli studenti di seconda e terza Lingua del quinto anno.
“Von der Teilung bis zur Vereinigung” ha ripercorso le tappe che hanno portato nel dopoguerra alle due Germanie e poi alla riunificazione.
Il processo di divisione e riunificazione, le premesse e le conseguenze palpabili ancora oggi, hanno portato gli alunni a riflettere su tanti processi che abbiamo vissuto in prima persona (si pensi alla nostra storia, quella italiana) ed altri piú distanti (Vietnam e Corea per citarne un paio).
La storia insegna, insegna soprattutto ad osservare e confrontare, a cogliere peculiarietá che divengono poi quasi banalitá, corso e riscorso storico, in un ottica manzoniana di vincitori e vinti.
La storia della riunificazione tedesca, ha tuttavia qualcosa di sorprendente, che nell’etimologia della lingua italiana (super-prehendere) come pure tedesca (Überraschung, da über-raschen cadere su qualcuno repentinamente) è piombato fra capo e collo come dal cielo, dal cielo diviso -riprendendo una famosa opera di un’autrice tedesca- sopra Berlino.
Qualcosa che sfugge al calcolo o semplicemente l’epilogo di una situazione, quella della Germania Est ormai divenuta anacronistica? Forse entrambe.
Certo, all’entusiasmo di una vittoria insperata, all’euforia dominante e dilagante degli anni 89 90 è susseguito un duro lavoro. Il matrimonio ha implicato la presa di coscienza dell’altro ed ha messo in luce, che, come sempre, non avevamo di fronte bianco e nero: benché si pensasse che l’occidente avesse la dote migliore in questa mesalliance, si dovette poi constatare amaramente che la marea della riunificazione, lasció dietro di sé tanti “vinti” di verghiana memoria, anche se indubbiamente, l’assimilazione Est-Ovest è stata migliore (?) della nostra Sud-Nord.
La scuola tutta ringrazia la collega Giorgia Frittelli per aver organizzato l’incontro con il relatore, autore di tanti testi guida per la lingua che insegna al Liceo Linguistico”Manzoni” di Lecco, dopo diverso tempo all’Universitá di Milano e Bergamo. Un ringraziamento ancora piú vivo allo stesso autore che ha saputo coinvolgere con dovizia e coscienza linguistica la giovane audience.