Home Attualita Agostiniani 2024, il grande cinema sotto le stelle

Agostiniani 2024, il grande cinema sotto le stelle

Quando è nata Agostiniani, storica rassegna cinematografica dell’estate, in pratica era l’unica proposta culturale del centro storico riminese nei mesi caldi. Allora era capace di convogliare al cinema sotto le stelle 350 spettatori di media (diventati 200/250 nelle ultime due stagioni). Quest’anno Agostiniani ritorna con diverse novità: il debutto della sezione Back to the screen e i testimonial. Prosegue la collaborazione con Cartoon Club e il Meeting per l’amicizia fra i popoli.
La rassegna cinematografica da oltre trent’anni accompagna le estati riminesi, tra le manifestazioni culturali più longeve che animano il centro storico della città tra luglio ed agosto, prima nel giardino di Castel Sismondo, poi nella corte del complesso settecentesco di via Cairoli 42, dove ha tuttora sede. È sempre stata l’occasione per recuperare o rivedere i film della stagione appena conclusa e così lo sarà anche quest’anno, ma con una selezione ulteriore, che scommette su una delle tendenze che sta sempre più caratterizzando l’offerta cinematografica di questi ultimi anni: il ritorno in sala, in versione restaurata o rimasterizzata, di classici che hanno fatto la storia del cinema, innovandone il linguaggio, o che hanno segnato l’immaginario di alcune generazioni di spettatori. Torneranno dunque a scorrere sul grande schermo dell’arena i fotogrammi di film che dal pubblico più giovane sono conosciuti, nel miglior dei casi, come semplici titoli oppure visti soltanto nel formato rimpicciolente della tv o dello smartphone.
Inaugura il 3 luglio e chiude il 31 agosto con due fuori programma. In occasione della Notte Rosa, mercoledì 3 luglio toccherà a Booliron di Francesco Figliola, prima tappa di un tour che porterà il documentario sulla musica hip-hop nelle principali arene estive. La proiezione del film sarà preceduta da una conversazione tra il regista, Fabio Abagnato, Claudio Cecchetto e il rapper Stefano Word, che a proiezione conclusa darà vita a un live musicale con Dj Master Freez, McCallaman ed ExtraPolo (ingresso libero).
“Il titolo è preso da una mia canzone del 1997. – racconta il rapper Stefano Word – Racconta l’evoluzione dell’hip hop in riviera, ma anche la breakdance e i club, che in parte hanno rilanciato e in parte ostacolato questa tendenza. Nel film si intrecciano tante storie”.
Il 31 agosto piazza Malatesta diventa il luogo per Winx Club 20th Celebration Party (dalle ore 17).
Ma è il cinema il grande protagonista degli Agostiniani. Sul grande schermo (e con le poltroncine rinnovate, con la capienza salita a 570 posti) alcune pellicole che hanno segnato l’immaginario di generazioni di spettatori, restaurate o rimasterizzate, presentate ogni volta da un testimonial.

Da Quarto potere, il debutto nella regia dell’appena venticinquenne Orson Welles, a L’odio di Mathieu Kassovitz che ci ha fatto scoprire la banlieue parigina. E ancora La signora della porta accanto, e lo Scarface di Brian De Palma. Il drugo indolente de Il grande Lebowski dei fratelli Coen, e il gaddiano Un maledetto imbroglio di Pietro Germi, il primo film poliziesco italiano e la prima vera prova d’attrice di Claudia Cardinale.

Ogni film (inizio proiezioni ore 21.15) avrà un testimonial che lo introdurrà, non necessariamente un esperto o uno studioso della settima arte, anche se tra questi ci saranno i direttori dei festival di cinema ospitati nella nostra provincia. In ordine sparso: Alessandro Giovanardi introdurrà La prima notte di quiete di Valerio Zurlini mentre Il Gattopardo di Luchino Visconti (12 agosto) sarà affidato a Gabriello Milantoni. Parla con lei di Pedro Almodovar (lunedì 15 luglio) ad Andrea Guerra, mentre per i già citati Il grande Lebowski (28 luglio) e Un maledetto imbroglio (11 luglio, ingresso libero) interverranno rispettivamente Gian Luca Farinelli e Marco Bertozzi.

Saliranno inoltre sul palco: Simonetta Salvetti per Scarface (mercoledì 17 luglio), Isabella Bordoni per L’odio (mercoledì 24 luglio), Alessandra Fontemaggi per La signora della porta accanto (lunedì 29 luglio), Tamara Balducci per Il cielo sopra Berlino (martedì 30 luglio), Alice Bigli per Quarto potere (martedì 6 agosto), Simona Meriggi per i 20 di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (18 agosto), Sabrina Zanetti per Lupin III – Il castello di Cagliostro (martedì 20 agosto), l’esordio nel lungometraggio di Hayao Miyazaki, il Kurosawa dell’animazione, di cui in rassegna c’è anche l’ultimo lavoro, Il ragazzo e l’airone (18 luglio). E ancora: Sergio Canneto per Il giardino delle vergini suicide (22 luglio), Aldo Zangheri per Buena vista social club (25 luglio), Davide Montecchi per Suspiria (2 agosto), Roy Menarini per Donnie Darko (17 agosto).
Sono confermate le sezioni del palinsesto ideate con la partecipazione di Cartoon Club e del Meeting per l’amicizia fra i popoli. Tra i film d’animazione, oltre al già citato Il ragazzo e l’airone, anche Mary e lo spirito di mezzanotte (venerdì 19 luglio) di Enzo D’Alò e l’attesissimo Inside Out 2 (domenica 21 luglio) di Kelsey Mann.

Sarà invece la denuncia della violenza dell’ideologia ad accomunare le tre opere presentate in collaborazione con il Meeting: Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi (21 agosto) introdotto da Otello Cenci, The Old Oak dell’intramontabile Ken Loach (23 agosto) e I bambini di Gaza di Loris Lai (24 agosto). “La scelta del Meeting è caduta su tre registi che raccontano storie essenziali, per riprendere il titolo dell’edizione 2024. – spiega il direttore artistico della manifestazione Otello Cenci – Pone l’uomo in situazioni storiche drammatiche”.
Non poteva mancare, nel centenario della nascita di Marcello Mastroianni,  di Federico Fellini, presentato da Davide Bagnaresi (giovedì 22 agosto, ingresso libero), anticipazione della mostra fotografica che da ottobre al palazzo del Fulgor sarà dedicata proprio al Mandrake di Frosinone, come Fellini chiamava affettuosamente il suo alter ego cinematografico.
“Film restaurati e film cult che riassumono il senso di una generazione. – spiega la filosofia di questa edizione di Agostiniani il direttore della Cineteca Marco Leonetti – Sono pellicole per chi le ha sentite citare e mai viste, per chi le ha viste solo in tv e per chi ha voglia di rivederle.
Dopo 30 anni siamo usciti dalla comfort zone del programma classico degli Agostiniani e con la riscoperta del patrimonio cinematografico intendiamo intercettare i titoli che meglio rispondono alla funzione dell’assessorato e della Cineteca”.
Paolo Guiducci