Per uno studente universitario trovare oggi un’abitazione può rivelarsi una vera e propria “missione impossibile”. Le piattaforme online sono piene di annunci, ma non sempre è facile distinguere tra offerte valide e trappole. Se non si hanno conoscenze dirette nel luogo in cui ci si sposta, la ricerca di una casa può diventare un’odissea. In molte città universitarie gli affitti a prezzi affrontabili sono pochissimi, portando a una competizione agguerrita tra studenti. Risultato? Molti giovani si trovano costretti a fare i pendolari, affrontando ogni giorno viaggi lunghi e stressanti pur di evitare affitti insostenibili.
Affitti: un salasso, anche per Rimini
Nel 2024 gli affitti sono cresciuti in modo allarmante.
Secondo diverse stime le spese per l’alloggio sono aumentate mediamente del 15% rispetto agli ultimi tre anni. In linea con questo trend anche Rimini, che addirittura ha registrato un impressionante aumento del 147,12%, con i prezzi che sono passati da 10,40 euro al metro quadro a 25,70 euro a gennaio 2024. Tuttavia, c’è stata una diminuzione del 10,51% nei primi mesi del 2024, portando il costo a 23 euro ad aprile 2024 (dati Idealista, elaborati dal sindacato inquilini di Cisl Romagna). Questo incremento ha reso difficile anche per le famiglie più abbienti sostenere le spese relative all’affitto.
Secondo i dati recenti, nell’anno appena concluso gli affitti per una stanza in condivisione variano da un minimo di 400 euro fino a superare i 700 euro nelle città universitarie più note. Questa escalation non solo mette a dura prova il bilancio economico delle famiglie, ma costringe anche molti studenti a ripensare le proprie scelte accademiche, con un impatto importante sul proprio percorso futuro.
Per molti genitori, vedere i propri figli rinunciare agli studi o dover vivere in condizioni precarie per non gravare sul bilancio familiare è un pensiero doloroso. Sono proprio queste situazioni che mettono in luce l’urgenza di trovare soluzioni abitative più sostenibili per gli studenti universitari.
Difficoltà di affitti a Rimini e difficoltà di affitti fuori da Rimini. Per i giovani la strada è sempre più in salita. A confermarne il disagio è Marco, giovane pendolare riminese
frequenta il 3° anno di Metodologie chimiche per prodotti e processi a Bologna e che racconta i grandi ostacoli che un giovane studente oggi si trova a dover superare per seguire il proprio percorso di studi. “ Quando sono arrivato a Bologna non conoscevo nessuno e questo senza ombra di dubbio ha reso tutto più difficile. – il suo racconto – Tuttavia, ho iniziato a esplorare le opzioni online, ma la concorrenza era allucinante. I portali di annunci immobiliari sono saturi di offerte, ma molto spesso si tratta di case che vengono affittate rapidamente. Durante una fase iniziale di ricerca, ho notato che già solo dopo un’ora dalla pubblicazione dell’annuncio il candidato ideale per l’abitazione in questione Dopo he i era stato trovato a velocità della luce! Assurdo, una corsa contro in tempo. Inoltre, ho constatato che la maggior parte degli alloggi disponibili richiede referenze, un grosso ostacolo per chi, come me, si trova per la prima volta a gestire una situazione di affitto, in una città sconosciuta”.
Un altro aspetto cruciale sono i prezzi: “ Gli affitti a Bologna sono altissimi, specialmente in zone centrali, dove gli studenti amano stare perché vicini all’università e alla vita sociale, ricca di locali ed eventi di ogni tipo. La combinazione di alti costi e scarse disponibilità crea un contesto molto difficile”.
La ricerca di Marco è iniziata con una serie
di passaggi: “ Dopo aver trovato un potenziale appartamento, la prima cosa che ho fatto è stata quella di contattare l’agenzia, speravo che potessero darmi un aiuto e qualche consiglio su come muovermi.” – continua – “ Purtroppo, anche con l’assistenza dell’agenzia, non c’è stata una vera soluzione. due settimane di ricerche senza risultati, ho deciso di ampliare le opzioni presenti in rete. Ho dedicato ore a setacciare offerte”.
Marco ha anche visitato alcune case, ma si è trovato di fronte a situazioni deludenti.
“ La prima abitazione che ho visitato (quella più congrua con le mie disponibilità economiche) era in un quartiere di, decisamente troppo lontana dalla mia sede universitaria, ciò significava che oltre alle utenze dell’alloggio avrei dovuto pagare anche l’abbonamento del tram per raggiungere l’aula delle lezioni. Dovetti declinare l’offerta. In altri appuntamenti, ho visto case in condizioni pietose: muri con le crepe o con il cartongesso che cadeva a pezzi, problemi caldaia che non garantivano di avere l’acqua calda per affrontare l’inverno che stava per giungere, materassi usurati e così via. Altri alloggi, invece, erano semplicemente troppo costosi rispetto al mio budget”.
Dopo giorni di frustrazione, alla fineMarco si è trovato costretto a considerare di fare il pendolare dalla sua Rimini, un’opzione che inizialmente voleva evitare: “ Prendere il treno h iitt cartonges alla ca av l g del p d dal lunedì al venerdì da Rimini era proprio l’ultima tra le mie opzioni. – confida Marco – Anche perché molte delle lezioni primo anno iniziavano alle 9 di mattina”.
Il pendolarismo ha costretto Marco a sacrificare tempo prezioso, non solo per lo studio, ma anche per le attività sociali e culturali che un universitario desidera vivere. Mi rammarica molto non poter tornare nella mia casa in affitto una volta finite le lezioni o passare del tempo con i compagni del corso perché vincolato dagli orari dei treni”.
L’impatto profondo di Airbnb
“ Un’ulteriore problematica che ho riscontrato durante la mia ricerca è l’enorme proliferazione di affitti brevi attraverso piattaforme come Airbnb. – è l’ulteriore approfondimento di Marco – Molti proprietari preferiscono affittare le loro case a turisti, poiché questo è più redditizio rispetto a un contratto di affitto annuale. Questa tendenza ha ridotto ulteriormente le opzioni per gli studenti, rendendo la ricerca di case ancora più difficile. È frustrante vedere che, per mancanza di politiche abitative adeguate, gli studenti devono affrontare così tante difficoltà. Dobbiamo lavorare per cambiare questa situazione e trovare insieme una soluzione”.
Federica Tonini