Questa mattina, alle ore 8.15, don Nicola Spadoni, già parroco di Corpolò, è salito al Padre, a conclusione della lunga malattia che lo accompagnava già da qualche anno. Aveva compiuto 86 anni. Ha servito la comunità di Corpolò per quasi 50 anni, introducendo il cammino neocatecumenale, gli scout, il post cresima e la decennale.
La celebrazione delle Esequie sarà domani giovedi 14 dicembre alle ore 15 presso la chiesa parrocchiale di Corpolò, presieduta dal Vescovo di Rimini mons. Nicolò Anselmi. Questa sera alle 20.30 la veglia di preghiera.
Nato a Misano Adriatico il 10 settembre 1937, don Nicola è stato ordinato presbitero il 29 giugno 1962 per imposizione delle mani del Vescovo Emilio Biancheri. Dopo un’esperienza pastorale a Riccione, è stato successivamente Viserba in qualità di cappellano, dando origine al cineforum con i ragazzi, affiancato da personaggi del calibro di Massimo Conti (che diventerà sindaco di Rimini), Lorenzo Cagnoni (per decenni presidente di Rimini Fiera) e Silvano Perazzini, responsabile del ramo maschile riminese del movimento di Focolari.
Nominato parroco a Corpolò, don Nicola ha fatto il suo ingresso esattamente il 9 marzo 1969 accompagnato da un lancio di volantini da un piccolo aereo da turismo organizzato dai parrocchiani.
In questa ultima parrocchia del comune di Rimini, don Nicola è stato parroco per 47 anni, mentre è diventato Amministratore parrocchiale nella vicina santi Cristina e Paolo nel 2001.
Tra le tante iniziative pastorali che don Nicola ha abbracciato e caldeggiato in questi decenni si segnalano l’apertura del movimento scout (1996), il gruppo denominato Rimini 8 (1998, poiché all’inizio i capi erano censiti nel Rimini 7), la realtà del Post Cresima (per i ragazzi che hanno terminato la preparazione ai sacramenti) e la Decennale, un trittico di incontri per i ragazzi a dieci anni dalla prima Comunione.
Nel 1974 don Nicola ha incontrato l’esperienza ecclesiale del Cammino neocatecumenale che non ha più abbandonato, accogliendo in parrocchia numerose comunità che ancora oggi vivono quell’itinerario di riscoperta del battesimo, per il quale il don si è speso per decenni anche come catechista.
Dal febbraio 2016, la parrocchia di Corpolò è stata affidata a padre Pietro Barilari in qualità di amministratore parrocchiale, rimanendo don Nicola a vivere e a collaborare in parrocchia, dove è rimasto, accudito, perché nel frattempo la malattia ne ha debilitato il fisico.
Amava la lettura (specie di carattere religioso), il cinema, il ping pong, e la storia locale, in particolare di Corpolò, alla quale ha dedicato alcuni libri, tra cui Corpolò. Un paese, la sua Chiesa, la sua gente (edizioni ilPonte), che aveva voluto donare alla parrocchia in occasione dei suoi 50 anni di sacerdozio, ricostruendo dalle origini luoghi e tradizioni corpolesi, e “regalando” un affresco della vita della parrocchia dell’ultimo mezzo secolo.
“Portiamo nella preghiera don Nicola perché il Signore lo accolga nella sua casa e lo ricompensi del bene seminato nella sua vita e nel suo ministero.” ha detto il Vicario generale della Diocesi, don Maurizio Fabbri.