La stagione estiva entra nel vivo e purtroppo arrivano anche le prime morti in acqua . Questo perché spesso ci si butta con troppa leggerezza. Ecco perché, per non trasformare la sospirata vacanza in un’esperienza da incubo, basterebbero seguire poche regole perché l’acqua non è nostra nemica. La prima è quella che siamo abituati a sentire da quando siamo poco più che bambini: non si fa il bagno subito dopo mangiato. Eppure è un consiglio spesso disatteso. Il pericolo è che il cuore si fermi improvvisamente, la digestione del resto è una fase molto importante nell’economia del nostro organismo. Occorre, quindi, che siano trascorse 1-2 ore da uno spuntino o 3-4 ore da un pasto abbondante, prima di entrare in acqua. La seconda regola è quella di non entrare mai in acqua da soli. Ogni piccolo disturbo, la minima difficoltà possono trasformarsi in tragedia se nel momento del bisogno non c’è una mano amica a rincuorarci, a darci fiducia nelle nostre stesse possibilità, ad aiutarci nel caso ce ne fosse la necessità. Altra regola, la terza, alla quale non si fa molto caso: fate attenzione agli sbalzi di temperatura. Esiste una vera e propria pericolosità termica dell’acqua, un salto termico tra la temperatura dell’acqua, 18-25 gradi C, e quella del corpo umano, circa 37 gradi. Se un organismo esposto al sole e accaldato modifica bruscamente, come accade quando ci si tuffa, la temperatura con cui viene a contatto la superficie del proprio corpo, può andare incontro a gravi conseguenze, fino alla perdita di coscienza e all’arresto cardiaco (shock termodifferenziale). Insomma, non serve molto per potersi tuffare tranquilli e sereni, basta seguire queste semplicissime regoline. Oltre, naturalmente, quella di tenere bene conto delle proprie possibilità.
Francesco Barone