Dopo il processo Pascoli, dopo il premio di poesia Giovanni Pascoli e dopo la rassegna “Il giardino della poesia”, a San Mauro Pascoli (appunto) è nata la “Cucina pascoliana”. Ideatori sono Orazio Rosati e Loretta Ottaviani titolari in città del ristorante “Del Sole” che gestiscono insieme alle figlie Monica e Milena. Nel paese che ha dato i natali al grande poeta, tutto parla di lui, dalle vie, alle scuole, agli arredi nelle rotonde, circoli, associazioni culturali e sportive. Adesso è arrivata anche la cucina dedicata al loro concittadino più illustre.
Signora Ottaviani, come è nata l’idea?
“In luglio sono andata a San Leo alla festa di Cagliostro e ho visto che avevano il menù di Cagliostro. Così ho pensato che a San Mauro Pascoli avevano fatto tutto sul poeta, ma mancava un menù a lui dedicato”.
Che ricerche ha fatto?
“Ho fatto diverse ricerche in internet e ho trovato un libro sui cibi pascoliani titolato Alla tavola di Mariù e Zvanìscritto da Laura Di Simo insegnante di lettere di Lucca. Ho preso il libro e ho iniziato a studiare le ricette e anche a fare delle prove in cucina”.
Che cosa amava mangiare Giovanni Pascoli?
“Prima di tutto bisogna tornare con la mente ai suoi tempi. Giovanni Pascoli era un grande amante della piadina con il bazot che è il formaggio semitenero e i ragazul che sono erbe di campagna molto difficili da trovare in quanto crescono, per la maggior parte, dopo che è stato tagliato il grano. Poi ancora il pollo alla contadina nel tegame di terracotta con patate e pomodorini. Amava insalata, radicchi e soprattutto erbe amare, in dialetto scarpegn, lasan e la cicoria. Poi i biscotti fatti in casa e Vin santo”.
Ha provato a fare assaggiare questo menù?
“Ho fatto una sorta di anteprima a sorpresa sabato 8 ottobre e domenica 9, mettendo sui tavoli la proposta del menù della cucina pascoliana”.
La reazione dei suoi clienti?
“Tanti complimenti. Sono rimasta basita perchè dal 1977 abbiamo il ristorante (che noi gestiamo dal giugno 1987) e non era mai successo che venisse lasciata la mancia ai cuochi”.
La presentazione ufficiale?
“A fine mese durante la Fiera di San Crispino, ma la cucina di Pascoli ci sarà da noi ogni sabato e domenica, oppure su prenotazione”.
Il cibo è sempre stata una presenza discreta ma costante nella quotidianità di Giovanni Pascoli non solo a tavola, ma anche nella produzione letteraria, tanto che dai suoi versi spesso si possono ricavare spunti per vere e proprie ricette.
Ermanno Pasolini