Detenuti e volontari della Papa Giovanni XXIII e il Vescovo di Rimini nelle mani (e negli occhi) di Papa Francesco. Una delegazione della Casa Madre del Perdono di Taverna di Montecolombo e Casa Madre della Riconciliazione, ha incontrato questa mattina il Pontefice, al termine dell’Udienza generale in Piazza San Pietro. “Un Papa autentico, ci ha guadato in faccia uno per uno” è il primo commento di un ancora emozionato Giorgio Pieri, responsabile del progetto CEC, Comunità educante con i carcerati. Circa 200 tra detenuti e volontari della Comunità fondata da don Benzi impegnati nel recupero di chi ha commesso reati, i presenti all’incontro. Tra essi Antonello Guadagni, casaro, ex-detenuto che ha svolto un percorso alternativo al carcere presso la Comunità Papa Giovanni XXIII. Antonello ha donato a Papa Bergoglio una caciotta del “Formaggio del perdono”. “Commovente. Intenso. – così giudica l’incontro Antonello – Una vera fortuna avervi partecipato. Ho detto al Santo Padre che quel formaggio rappresenta la misericordia di Dio. Attraverso le cooperative sociali e le opere fondate da don Oreste, quel che il mondo getta via riprende vita”. Un formaggio buono prodotto da persone che hanno fatto del male, significa che chi ha compiuto del male può fare qualcosa di buono, del bene.
L’incontro col Papa
L’incontro è durato 5 minuti, durante i quali il Papa ha tenuto per un braccio Pieri. “Guardava tutti negli occhi e parlava col cuore – prosegue – Carissimo Papa – sono riuscito a dire – a sentimenti di misericordia debbono corrispondere opere di misericordia. Sono necessarie comunità di misericordia”. Papa Bergoglio, per tutta risposta, ha rilanciato con uno slogan: “Non c’è santo senza un passato, non c’è peccatore senza un futuro”. Lo ha ripetuto due volte, il papa venuto dalla fine del mondo: “così non vi dimenticate!”. “è stato un incontro prima di tutto umano. – è l’opinione del Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi che ha accompagnato la delegazione – Il Papa accarezzava i bimbi, senza fretta, si accostava alle persone, abbiamo parlato anche della Via Crucis di venerdì sera. È stato un incontro di fede: il cielo grondava benedizioni. Su don Oreste, sui tanti riminesi che ci hanno preceduto in cielo e che si godevano lo spettacolo dai balconi del cielo”.
Terminato il colloquio con il Santo Padre, il gruppo riminese ha varcato la Porta Santa di San Pietro, si è soffermato ad ammirare La Pietà di Michelangelo per poi celebrare la Santa Messa all’altare della Cattedra di San Pietro, presieduta dal Vescovo Lambiasi.
Paolo Guiducci