Rimini fa parlare di sé a livello musicale in tutta Italia. A portare alta la bandiera sono in prima linea i ragazzi approdati alla trasmissione tv più importante del settore, X Factor: Angel Gabriel Marmolejos (che ha concluso la sua esperienza durante la fase dei Bootcamp) e la band Landlord, che invece si è guadagnato l’ambito spazio durante il live serale, a partire da giovedì 22 ottobre. I Landord sono formati da Francesca Pianini (19 anni), Luca Montanari (21 anni), Gianluca Morelli e Lorenzo Amati, entrambi trentenni. “Landlord significa per noi riprenderci un po’ la nostra terra a livello musicale – racconta Morelli nell’intervista esclusiva realizzata da Sky –. Un giorno passeggiando sul lungomare ho sentito Luca suonare e mi sono fermato ad ascoltarlo: da lì l’incontro e la collaborazione”.
I quattro ragazzi riminesi sono molto affezionati alla Romagna e lo dimostrano anche in una divertente “ode ai passatelli” che cantano nel corso dell’intervista. La categoria dei gruppi è stata affidata a Fedez, e il rapper è entusiasta di poter entrare nel loro mondo e lavorare al meglio insieme. Le sonorità dei Landlord prendono spunto da gruppi quali Florence and the machine, Bon Iver o i Coldplay, ma il loro potenziale è tutto autentico e sono pronti per dimostrarlo puntata dopo puntata.
Le realtà musicali riminesi non si fermano ai Landlord, sono numerose, varie e a portare a casa un altro grande risultato ci han pensato le Testharde, band hard rock tutta al femminile, fresche di premio Rock Targato Italia. “È un riconoscimento molto importante per noi – spiega la chitarrista e cantante Ella Liguori –. Questo significa che i pezzi inediti premiano”. Ella Liguori, Giada Cecchi (basso, mandolino e cori) e Maria Kutilina (batteria e cori) scrivono infatti brani originali in italiano e i loro testi parlano di donne in tutte le loro sfaccettature, accendendo temi anche forti. “La H del nostro nome non significa solo «hard» in quanto hard rock, ma abbraccia il concetto di vita dura e fa da ponte per portare a una musica che dica qualcosa di nuovo – continua Ella –. Credo che l’Emilia-Romagna sia sempre stata a livello musicale la regione più avanti e, nel genere alternativo, ci sono band fenomenali”.
Questa spinta arriva certamente da lontano e se ci si spinge a guardare un po’ indietro si trovano personalità come Nico Note (al secolo Nicoletta Magalotti) che con i Violet Eves, di cui era la giovane voce, ha fatto conoscere Rimini davvero in mezzo mondo. “I Violet Eves sono stati forse i primi gruppi della new wave in Italia ad avere una cantante donna – racconta Nico Note –. È stata un’esperienza durata quarrto anni, nata tra Rimini e Riccione, agli inizi degli anni ’80 e che sotto l’etichetta fiorentina Ira records, incontrò gruppi come i Litfiba e i Diaframma. A Rimini e in tutta Italia in quegli anni c’era un ambiente molto stimolante. Due fulcri fondamentali sono stati lo Slego a Viserba e l’Aleph a Gabicce Monte. Da allora sono sempre stata impegnata nella creazione di spazi perché credo siano importanti per far nascere nuove cose e far incontrare le persone: un luogo deve darti la possibilità di fluttuare al di là del tempo e dello spazio. Oltre a noi c’erano realtà particolari come i N.O.I.A di Cervia, i Mickey and the mouses di Cattolica, gli Shaming Borsalino di Vincenzo Vasi e Giorgio Fabbri Casadei con i suoi Rimini Beach Party”. Pier Vittorio Tondelli aveva chiesto ai Violet Eves di scrivere la colonna sonora del film Rimini, tratto dal suo omonimo libro. Purtroppo fu bruciato sul tempo da Sergio Corbucci che fece uscire la sua pellicola Rimini Rimini, altrimenti forse sarebbe stato tutto diverso. Un’altra esperienza, degli anni ’90, è stata quella dei Mediterranea, che proponeva canzoni con sonorità elettroniche vicine alla wave inglese. L’ultimo album della band, Immersioni profonde, vinse nel 1998 il Mei. “Il nostro punto di forza era l’improvvisazione e nell’ambito riminese del periodo c’era una scena musicale molto ricca – spiega la voce Bruno Valeri –. Oggi forse a Rimini ci sono meno posti in cui potersi esibire, ma noi abbiamo pensato di riprovarci e di formare nuovamente il nostro gruppo. Parallelamente andrò avanti con i miei progetti solistia”. Lo stesso sta facendo Filippo Malatesta, diversi album all’attivo e l’apertura del tour italiano di Bob Dylan. Il rocker della Valmarecchia sottolinea la differenza tra oggi e gli anni ’90: “la musica è diventata quasi un lusso e solo chi ha passione continua a ospitarla nel proprio locale”.
Irene Gulminelli