Tutti in viaggio, si riparte. E come sempre a farci da guida per il nostro giro intorno al mondo alla scoperta di notizie che riguardino Rimini, è Google. La prima tappa ci porta in America, più precisamente a Los Angeles. Il Getty Museum, infatti, ha acquistato una scultura di alabastro di San Filippo. E a noi cosa interessa potrebbe obiettare qualcuno? Interessa, eccome. Perché lo scultore è il famoso Maestro di Rimini di cui abbiamo già scritto in passato. Si tratta di una vera e propria entità più che una persona unica, forse una bottega quattrocentesca composta da più persone. Opere del Maestro di Rimini sono sparse per tutta Europa, la loro bellezza e qualità sono apprezzate fin dall’antichità. Eppure, di lui (o della sua bottega), si è persa ogni traccia, tanto che storici dell’arte e ricercatori, da anni dibattono sulla sua identità e provenienza, formulando ipotesi sulla sua permanenza a Rimini e sui percorsi che le sue statue dovettero compiere per l’intera Europa. Quel che è certo è il grande valore artistico dello scultore, la cui maestria nello scolpire l’alabastro, materiale delicato ed estremamente difficile da lavorare, era stata riconosciuta e apprezzata già in tempi antichi. Tornando alla nostra statuetta, della sua vendita ne parlano tante riviste specializzate d’arte, una su tutte, la francese La Tribune de l’Art(www.latribunedelart.com/un-albatre-du-maitre-de-rimini-acquis-par-le-getty).
Estremamente piene di ammirazione le parole utilizzate per descrivere l’opera.
“Filippo, in piedi, ha in mano una croce, lo strumento del suo martirio, con la testa inclinata, la bocca aperta e gli occhi bassi. La scultura acquistata dal Getty è particolarmente degna di nota per la sua delicatezza: l’artista ha descritto i denti del santo, le rughe intorno agli occhi, le ciocche di capelli”.
Anche il blog ufficiale del museo americano (http://blogs.getty.edu/iris/this-just-in-a-rare-medieval-alabaster/) riserva parole di lode incondizionata per il lavoro dello scultore.
“Nel Medio Evo, le sculture di alabastro erano le opere d’arte più apprezzate e ricercate. La statuetta di San Filippo, in particolare, si distingue per la qualità eccezionale e per l’ottimo grado di conservazione”.
Fabio Parri