Home Attualita “Prima l’obiettivo poi il bando”

“Prima l’obiettivo poi il bando”

Le imprese private hanno difficoltà ad accedere ai fondi diretti UE, ma “stanno aumentando in modo esponenziale le domande di accesso ai fondi indiretti regionali e nazionali, co-finanziati dall’Unione Europea”. Parola di Gianfranco Sanchi di Finproject, società riminese di consulenza a società private, enti pubblici, università e onlus in materia di finanziamenti pubblici.

Dopo la prima puntata dedicata ai progetti europei in mano alla Provincia e ai Comuni riminesi, torniamo quindi sul tema, per fare “le pulci” questa volta alle imprese del territorio: come stanno rispondendo a questa opportunità?
“Purtroppo – spiega Sanchi – spesso vi è un problema informativo alla base delle procedure di candidatura. Sono comunque numerose le aziende riminesi che intraprendono questa strategia in modo continuativo strutturandosi per raggiungere l’obiettivo di vittoria e poter beneficiare dei fondi disponibili. Più in generale, le imprese iniziano a conoscere meglio le dinamiche dei fondi diretti”.

Quali scogli superare?
“I fondi UE finanziano solo forte innovazione, ricerca industriale, sviluppo sperimentale e spesso le nostre realtà, con tali caratteristiche, sono poche ed investono capitali irrilevanti rispetto ai parametri previsti nella progettazione europea. Inoltre, il dettaglio richiesto nella progettazione è molto specifico: oggi le aziende non sono sempre pronte a tradurre ed attuare i dettagli tecnici che i bandi europei richiedono e ciò prevede una strutturazione interna o un collaborazione professionale esterna, ad oggi considerata non remunerativa”.

Quali sono i progetti europei interessanti al momento?
“Il programma di contributi UE più specifico per la singola piccola-media impresa è il COSME, per la competitività delle imprese. Un’altra opportunità arriva dai fondi regionali e nazionali strutturali, che basano una forte percentuale di origine europea. In moltissimi programmi dell’Unione (Horizon e Erasmus+) possono partecipare piccole e medie imprese, anche come partner, con caratteristiche specifiche di strutturazione ed innovazione”.

Quali sono generalmente gli obiettivi che questi programmi intendono raggiungere?
“In tutti i programmi gli obiettivi strategici europei, in linea di principio, vertono attorno a: innalzamento dell’occupazione, aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo, raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni 20-20-20, istruzione (riduzione dell’abbandono scolastico e aumento dei laureati) e riduzione della povertà e dell’emarginazione”.

In generale, Rimini, così come tutto il territorio romagnolo, ha ancora parecchia strada da fare. A dirlo è Alessandra Folli , direttore di Centuria, Agenzia per l’innovazione della Romagna, senza fini di lucro, con sede a Cesena. Folli collega questo scarso dinamismo sia alla dimensione delle imprese che ai settori produttivi di questo territorio.

Un’azienda che vuole accedere ai bandi europei, da dove deve iniziare?
“Dall’individuare bene il proprio bisogno, prima del bando. Tante volte ci capita di essere contattati perché «c’è il bando X e quindi volevo capire…»: poi, approfondendo la conoscenza del bisogno, ci si rende conto che lo strumento utile è tutt’altro rispetto al bando inizialmente ipotizzato. Per questo motivo, e soprattutto per programmi di finanziamento complessi, è importante avere qualcuno (esterno o interno all’impresa) che sappia districarsi tra i diversi programmi e sappia leggere il bisogno in funzione degli obiettivi e dei requisiti di finanziamento che ogni programma ha”.

Di cosa tenere conto?
“Dove è necessaria la dimensione transnazionale, di un partenariato europeo serio e affidabile. Altri elementi importanti sono la conoscenza tecnica dei contenuti del progetto, la sostenibilità economica anche oltre il termine del progetto, e una valutazione accurata del budget da proporre. Requisito indispensabile per la progettazione europea, è la capacità di leggere e scrivere contenuti tecnici in lingua inglese: un aspetto che nelle nostre realtà imprenditoriali è ancora, tutto sommato, piuttosto critico”.

Oggi molta attenzione va al programma Horizon 2020: chi può partecipare e quali sono i vantaggi?
“Horizon 2020 è lo strumento europeo che cofinanzia iniziative di ricerca e innovazione. Rispetto alle precedenti programmazioni, contiene una novità potenzialmente molto interessante: lo strumento per le piccole e medie imprese, che possono essere beneficiarie dirette di progetti di innovazione. Ogni anno, fino al 2020, ci saranno 3-4 scadenze entro le quali presentare una proposta”.

Alessandra Leardini