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Il Primo stratega del turismo da comunicare

“Quello di Cesenatico lo definì <+cors>“un manifesto pubblicitario alto 100 metri”. Chissà cosa avrebbe potuto dire del “gemello” di Rimini, che svetta in viale Principe Amedeo. Di sicuro, Primo Grassi non aveva paura a pescare nella tradizione per guardare in faccia il futuro. E immaginare una riviera Adriatica sempre in prima fila nel settore del turismo.
Ambasciatore dell’Adriatico, come lo ha definito un altro riminese, Italo Cucci, costante punto di riferimento nella promozione turistica della Riviera Romagnola, prima, alla fine degli anni ’50, come Sindaco di Cesenatico, poi al timone dell’intera Riviera Romagnola e infine alla guida dell’Agenzia regionale del turismo, negli ultimi anni della sua vita Grassi ha vissuto come “grande saggio” del turismo al quale tutti chiedevano pareri e consigli. A questo pioniere la Città di Cesenatico gli ha appena intitolato il Palazzo del Turismo, mentre il figlio Fabio ha pubblicato il volume Primo Grassi (Minerva Edizioni), dall’eloquente sottotitolo: l’Uomo che inventò il futuro.

Tra le innumerevoli intuizioni di questo personaggio, aver capito prima di altri la potenza mediatica della televisione, aver riconosciuto alla cultura il ruolo di traino del turismo. Sotto la sua amministrazione Cesenatico divenne un “cenacolo” di artisti, pittori e intellettuali, da Dario Fo a Gianni Brera, da Lina Volonghi a Caldari, Sughi e Sassu. Grassi poi ha sempre gestito in prima persona la comunicazione, anche attraverso la creazione della prima Sala Stampa del Turismo. Celebre l’aneddoto del bicchiere di acqua di mare bevuto davanti alle telecamere per tranquillizzare i bagnanti in occasione dell’emergenza mucillagini. Il suo più grande merito – scrive Fabio, lui stesso “comunicatore” in forza all’Apt Emilia-Romagna – “aver fortemente favorito quel fitto dialogo tra pubblico e privato che oggi è la «firma» della promozione turistica regionale e fa dell’Emilia Romagna del turismo una case history internazionale”. Essenziale anche l’impegno di Grassi sul fronte della nascita della Riviera “unita” e anche sul versante dell’istituzione dell’Ente Regione, come risulta da un carteggio datato marzo 1957 tra il Sindaco di Bologna, il mitico Giuseppe Dozza e il Sindaco di Cesenatico Primo Grassi.

Anticipatore di leggi e strategie regionali che vennero emanate dieci, vent’anni dopo, Grassi applicò innovative strategie di marketing e comunicazione lanciando, nel 1981, il primo Osservatorio Turistico, che forniva importanti dati utilizzati sia dal sistema pubblico sia dagli imprenditori privati.
Lungimirante, determinato, intellettualmente onesto e deciso: così ce lo racconta il libro a lui dedicato. E ancora visionario, efficiente, generoso padrone di casa, ironico, pragmatico, libero da qualsiasi asservimento al potere politico. Un uomo la cui avventura umana e professionale è legata in maniera indissolubile al turismo dell’Emilia Romagna.
(t.c.)