Dopo la scuola e dopo essersi ripresi dalle fatiche appena trascorse, migliaia di ragazzi, durante l’estate, si annoiano e si trovano a far fronte alla nota domanda del cosa faccio?Come tutte le cose, anche i centri estivi terminano, e si viene sopraffatti dal senso di vuoto che arriva con la fine del divertimento e della compagnia. A confermarlo sono gli stessi giovani che ammettono candidamente “cerco di alzarmi il più tardi possibile in modo da non preoccuparmi di cosa fare nella mattinata”. Probabilmente è la poca informazione o la voglia che manca riguardo alle iniziative estive proposte dalla città. C’è da dire, però, che oggi i genitori hanno spesso paura a dare il “via libera” ai propri figli che così, sono più facilmente spinti ad usare assiduamente smartphone, tablet e televisione per cercare di combattere la noia. Ma alcuni (soprattutto i più piccoli) propongono “se la scuola ci desse qualche ricompensa per il nostro impegno in attività estive, saremmo spronati maggiormente a compierle”.
In assenza di queste attività, la giornata tipo di un adolescente durante l’estate sembra incominci con la colazione, una sosta sul divano fino all’ora di pranzo, poi una sbirciatina ai social e una chiacchierata con gli amici in chat, la cena e qualche ora passata con la famiglia oppure una serata con il gruppo abituale e infine sotto le coperte per una bella dormita ristoratrice. Un’arma per combattere questo disagio potrebbe essere lo svolgimento dei compiti delle vacanze, ma come tutti sappiamo non sono molto amati perché durante questo periodo si preferisce staccare la testa dagli impegni scolastici che tengono i ragazzi attaccati alla scrivania per tutti i mesi invernali. Alternative all’uso sproporzionato della tecnologia ce ne sono. Ad esempio i cruciverba, i giochi in spiaggia con palloni e racchette, carte e chi più ne ha più ne metta, ma il caldo torrido delle ultime settimane ha rinchiuso un po’ tutti in casa, rinfrescati da condizionatori e ventilatori, e non ha permesso a molti di alzarsi dal divano e di uscire all’aria aperta a divertirsi come accade di solito.
Alessia Gabrielli