Bottiglie in terra come fossero caramelle, cartacce in quantità industriale, condite da urla, musica e schiamazzi. E a volte pure escrementi e altri regalini da wc. È l’anormale quotidianità notturna di via Cairoli e via Sigismondo. Quando diventa normale straordinarietà, i cassonetti finiscono come auto impazzite in mezzo alla strada, le transenne vengono divelte assieme ai cartelli del cantiere. E dal Wc chimico gettato a terra si spargono i liquami.
Notti di vandalismi in via Cairoli, dove nelle ultime settimane è rimasto attivo il cantiere per la realizzazione della nuova piazzetta all’angolo della chiesa di Sant’Agostino, via F.lli Bandiera e via Giordano Bruno. E dove ora si può camminare sul, fiammante nuovo asfalto rosso.
Ogni mattina, i danni delle scorribande sono ben visibili in strada.“In via Cairoli – scrivono un gruppo di giovani famiglie, esasperate dagli atti vandalici che si ripetono – in queste settimane sono divertiti a giocare a domino utilizzando le transenne come pedine da far cadere una dopo l’altra. In via Giordano Bruno sono stati lanciati i cassonetti all’interno delle aree delimitate. Senza contare lo smistamento di tutti i cartelli segnaletici”.
“Lo scorso anno – proseguono – era il 28 aprile, rispondendo alle segnalazioni sul degrado della zona e sull’idea di trasferirci a Friburgo, l’assessore Jamil Sadegholvaad diceva dicendo che “l’amministrazione tiene molto alle famiglie e farà di tutto per non farle andare via”. Dopo 365 giorni, sebbene il restyling delle vie e delle piazze sia un segnale positivo, i giovani residenti devono purtroppo constatare che manto rosso e pavé di pregio non bastano. Non sono bastati. “Qui in centro storico la città cambia poco, anzi peggiora. Mancanza di senso civico, tendenza all’alcolismo dilagante. Purtroppo è inutile ridipingere le persiane senza ristrutturare l’interno”.
“Fatti incresciosi accadono spesso in questa zona. >- allarga le braccia Marco l’edicolante – Le forze dell’ordine ne sono al corrente”. “Nessun vandalismo, ma la pipì sui gradini del mio negozio sì” rilancia la signora Guidi dell’omonima, storica libreria a metà prezzo.
La famiglia Brunelli abita in via Cairoli da sempre. Riminesi doc. Odoardo ha 86 anni, la moglie Rosina Ronchi 82. “Alle 2.30 di notte, ho provato a chiedere silenzio al gruppo di ragazzi, più o meno giovani, che sono accampati sulla scalinata della chiesa di Sant’Agostino. Per tutta risposta mi han tirato una bottiglia di birra di vetro”. Vuota per fortuna. Tutti applaudono ai lavori di recupero del centro, l’asfalto rosso, lo spazio pedoni, ma i residenti invocano con quanta voce hanno in corpo anche ordine pubblico. Rispetto. “È diventata una zona invivibile. – confessa amaramente Odoardo Brunelli – Ho cercato di segnalare la questione alle forze dell’ordine. Il 113 mi rimanda alla Polizia Municipale, competente sul territorio, ma la PM non risponde, son sempre tutti impegnati. E qui l’inciviltà continua”. Brunelli punta il dito su un gruppetto di 8-12 persone, accompagnate anche da cani, che ogni sera prendono Sant’Agostino, via Cairoli e dintorni come club all’aperto in cui vigono solo le regole dell’inciviltà.
Paolo Guiducci