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Maratonati

Premetto che, visto che il podismo me lo porto nel cuore anche se non più nelle giunture, non sono la persona migliore per esprimere giudizi imparziali. Fatto sta che la Rimini Marathon dopo soli due anni fa già parte di quel gruppo di eventi che dividono la città tra entusiasti e insofferenti. Certo, è un peccato per questa storia che la maratona deve essere per forza lunga 42,1 km e se si toglie la via sotto casa non è più omologabile. E che no, purtroppo non si può farla in autostrada anche se adesso ha tre corsie. Gli stessi organizzatori sono ben consapevoli dei disagi che creano al traffico ma, prima di attaccarci al clacson, proviamo a dare qualche anno di fiducia per vedere se le buone premesse porteranno a una costante crescita della manifestazione. Non dico come la maratona di Londra, una delle più importanti del mondo che si è corsa lo stesso giorno con quasi 44mila partecipanti. E a dirla tutta, è più facile gestire una maratona, come nelle capitali, dove si sa che comunque per tutta quella giornata il percorso sarà chiuso al traffico o una dove per diverse ore i vigili devono far passare a singhiozzo le scalpitanti auto tra un concorrente e l’altro? Ah, facile la vita per quelli che organizzano la Maratona del deserto…