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Fila quasi dritto

Nell’ambito delle iniziative della Giornata Mondiale del Cervellotico, il PD romano ha pubblicato un manifesto chiedendo che i varchi di accesso alla spiaggia di Ostia siano liberi, mettendoci una foto della spiaggia di Rimini ma spiegandolo solo a manifesti affissi da giorni quando qualcuno ha fatto notare che quelli non erano i lidi romani. Effettivamente, valore che ci viene universalmente riconosciuto, a Rimini in spiaggia ci si può accedere liberamente senza blocchi o giri tortuosi. Anche se – consci del fatto che non si può avere tutto dalla vita – in una parte della città non è poi così agevole arrivare alla zona della spiaggia. Mi riferisco ai passaggi a livello superstiti, soprattutto nella zona nord, che purtroppo non sono riusciti a rientrare nell’ardimentosa rivoluzione urbana del “fila dritto” (ogni tanto c’è qualcuno che tira dritto lo stesso anche se le sbarre si stanno abbassando, ma questo è un altro discorso). La situazione in questo caso è chiara quanto impietosa: quei passaggi a livello saranno risolti, come avvenuto a Rimini sud, solo quando il TRC sarà realizzato anche nel tratto verso Bellaria se non Ravenna. Insomma per ora su certe strade per andare verso al mare bisogna avere il Grippaudo in auto. Oppure, se avete meno di trent’anni e non sapete cos’è il Grippaudo, un telefonino che acceda agli orari delle ferrovie. Ma non fatelo sapere ad Ostia.