“Il Campo Lavoro è una delle più belle facce di Rimini”. Sono le parole del Vescovo mons. Lambiasi ripetute nel corso della conferenza stampa di presentazione della 35a edizione della grande raccolta pro missioni in programma il 18 e 19 aprile prossimi. Parole che richiamano quella faccia sudata e solidale che si presenta ancora una volta per ricordarci che nelle nostre case è nascosto un tesoro che potrebbe far felice tanta povera gente meno fortuna di noi. Ma per ripeterci anche che la carità da sola non basta, se continueremo a vivere e sprecare sulle spalle di chi ha avuto la sfortuna di nascere nella parte sbagliata del mondo…
Quello che si annuncia tra meno di un mese sarà anche il Campo che terrà a battesimo la neonata associazione di volontariato istituita nel dicembre scorso per darsi un assetto amministrativo più idoneo a far fronte alle sempre più numerose incombenze istituzionali. Ma, sotto il nuovo vestito giuridico, il Campo Lavoro resta quello di sempre: una grande kermesse all’insegna dell’allegria e della riflessione, dove succederà di tutto e di più. Dalle risate dei giovani stipati sui camion della raccolta come se dovessero andare in gita, alle lacrime dell’anziana signora che consegna il vestito del marito morto da poco. Dagli sguardi severi dei volontari addetti al ferro che ne hanno viste (e smontate) di ogni tipo, agli occhi sgomenti dei bambini che sperimentano il gioco delle differenze, perché un conto è vedere un filmato sulla povertà, altra cosa è mettersi a tavola con una ciotola di riso come si usa fare in Africa…
E proprio verso i paesi africani saranno indirizzati gran parte degli aiuti del Campo 2015. Lo Zimbabwe dove l’obiettivo è garantire l’approvvigionamento idrico dell’ospedale di Mutoko di Marilena Pesaresi, la Tanzania dove verrà replicato l’aiuto di due anni fa per il completamento della scuola Kilasara sostenuta dall’omonima associazione cattolichina. E poi lo Zambia per dare una mano all’azienda agricola fondata nella missione della Papa Giovanni e l’Etiopia, destinando aiuti alla scuola materna delle Suore di Sant’Onofrio ad Adis Abeba e alla nuova scuola primaria nella missione di padre Coccia da anni promossa dal Gruppo Africa di Bellaria. Completano la lista delle destinazioni principali il tradizionale aiuto alla missione diocesana in Albania e un contributo alla Caritas diocesana per sostenere famiglie in grave difficoltà economica residenti sul nostro territorio.
Intanto, mentre in tutte le parrocchie sta per partire la distribuzione dei sacchi per la raccolta, sta marciando a pieno regime il lavoro nelle scuole riminesi che hanno aderito al progetto educativo proposto quest’anno dal Campo Lavoro in collaborazione con la Caritas diocesana. Il titolo è “Cibo per tutti” e sta coinvolgendo quasi 7 mila bambini delle scuole materne, elementari e medie. Ci torneremo.
Alberto Coloccioni
