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Crabs, i soliti 10 minuti d’inferno

I Crabs ci sono ricascati. Dopo le ultime prestazioni confortanti, le brutte abitudini sono tornate a galla. A Roma, contro la Luiss, i biancorossi hanno subìto 27 punti nei primi dieci minuti con il risultato finale già compromesso. Se si vuole riassaporare il gusto della vittoria non serve giocare bene tre quarti, bisogna mettere sul parquet una prestazione importante per quaranta minuti, pena la sconfitta. Proprio come è accaduto in terra laziale dove è arrivato il sedicesimo ko di questo campionato. Un passo falso che ha fatto arrabbiare coach Georgi Mladenov, il quale ha esternato tutta la sua frustrazione: “qui c’è gente che non ha voglia di vincere, bisogna stare concentrati per tutta la gara. Prestazioni come quelle di Roma non le accetto più”.

A Roma, sul -18 dopo pochi minuti, finalmente i Crabs hanno avuto un sussulto d’orgoglio. E se è vero che a quattro giri di lancette dall’ultima sirena (un’eternità nel basket) il risultato era ancora in bilico (70-66), è altrettanto vero che i Crabs non sono riusciti a mettere la freccia sbagliando diverse conclusioni. Nella giornata in cui capitan Tassinari (nella foto) è stato il migliore dei suoi, c’è poco da salvare, forse solo Perin e Crotta. Comunque troppo poco per portare a casa il verdetto rosa.

Le brutte notizie non arrivano mai da sole. Dagli altri campi, infatti, i risultati non sono stati favorevoli ai Granchi. La Stella Azzurra, infatti, battendo Cassino (90-80) ha raggiunto proprio i riminesi e Fondi a quota 10. Fortunatamente, Cagliari, è stato travolto da Senigallia (76-54) e quindi rimane ultimo con 6 punti. Adesso c’è una settimana di riposo per meditare sugli errori commessi e cercare di colmare le lacune che si presentano a gara in corso. Poi, quando si ritornerà, il 15 marzo al “Flaminio”, alle ore 18, ci sarà proprio lo scontro con Fondi.

Pier Luigi Celli