L’effetto Juventus è finito presto. Chi pensava che dopo il pareggio con la Vecchia Signora, per il Cesena potesse iniziare una strada un po’ meno in salita, si è sbagliato di grosso. Al “Meazza”, contro il Milan, si è rivista la squadra abulica, a tratti anche presuntuosa, del pre Juve, con il risultato che il Diavolo ha avuto vita abbastanza facile. Abbastanza perché è giusto dire che i bianconeri non sono stati neppure tanto fortunati: basta vedere cosa è stato capace di fare Abbiati dopo il vantaggio rossonero, sul tiro di De Feudis, un capolavoro di parata che ha fatto applaudire anche tutta la panchina romagnola e lo stesso Leali dalla parte opposta. E il Cesena non è stato fortunato neppure con l’arbitro perché il rigore che ha chiuso la partita è stata un’invenzione del signor Tommasi, il peggiore in campo. Adesso, però, i ragazzi di Mimmo Di Carlo (nella foto) dovranno dimenticare in fretta questa sconfitta e concentrarsi sulla prossima partita perché al “Manuzzi” arriverà l’Udinese di Stramaccioni in una partita che ha solo un segno: l’uno fisso. Perché vincendo i bianconeri terrebbero aperto ancora un piccolissimo pertugio verso una salvezza che in questo momento sarebbe un’impresa titanica. A proposito di Titani, in LegaPro il San Marino strappa un pareggio (1-1) fondamentale sul campo della Spal. Un punto che, però, lascia i biancazzurri all’ultimo posto, a -2 dalla Pro Piacenza. E ora per gli uomini di Tazzioli ci sarà la delicatissima sfida interna con la Pistoiese. Perde malamente, invece, il Santarcangelo che in casa, nella gara da dentro o fuori, si fa superare da un Tuttocuoio con un cuore grande come una casa (2-3). Un ko che complica maledettamente i piani salvezza dei clementini che nel prossimo turno affronteranno la Reggiana.
Francesco Barone