Nuova tappa del nostro viaggio in Rete alla ricerca di notizie che possano riguardare il territorio Riminese. Come sempre a farci da Cicerone è Google. Il primo porto in cui attracchiamo è quello della II Guerra Mondiale. Lo facciamo spinti da un articolo apparso sull’edizione britannica dell’Huffington Post, dedicato a Stephen Ankier. Chi è questo tranquillo signore inglese e cosa c’entra con la nostra città? “Anche se non gli piace essere chiamato cacciatore di nazisti, e anche se non ha l’aspetto di una star di Hollywood, a 75 anni, Ankier è uno dei cacciatori di nazisti più famosi d’Inghilterra”. Grazie all’aiuto di quest’uomo tranquillo, calmo e riservato, dozzine di guardie di Auschwitz, fuggite in tutto il mondo, sono state catturate e consegnate alle autorità tedesche. Come dicevamo, ad Ankier non piace la definizione di cacciatore di nazisti, cui preferisce quella più sobria di “storico dell’Olocausto”. Tuttavia, ed è qui che la città di Rimini è tirata in ballo, molti degli argomenti di cui si occupa non sono ancora storia passata. Alcuni dei criminali di guerra che lo studioso sta cercando di rintracciare sul suolo inglese (“vivi, ma non ancora a lungo. Si tratta di far sì che la giustizia batta in velocità il Triste Mietitore…”) sono stati infatti ospiti dei campi di prigionia costruiti nella nostra città. Secondo l’Huffington Post, sarebbero circa 8mila i membri della famigerata squadra di nazisti ucraini SS-Galizien ad essere finiti in Gran Bretagna. “I loro nomi sono su quella che lo storico chiama la Rimini List, un elenco secretato dal governo britannico, ed è per questo motivo che è difficile rintracciarli, nonostante i sospetti che tra di essi ci siano dei criminali di guerra”.
È una gara contro il tempo, e il professor Ankier lo sa sin troppo bene. Presto, un giorno, si ritroverà senza lavoro. La cosa non pare spaventarlo più di tanto: “vorrà dire che mi troverò un nuovo modo di passare il tempo”.
Fabio Parri