Nel cinema d’animazione non è raro imbattersi in personaggi apparentemente secondari che si trasformano in autentiche stelle, come il roditore Scrat, il più noto della serie L’era glaciale o i gialli Minions dei due Cattivissimo Me che avranno nel 2015 un film tutto per loro. Anche i Pinguini di Madagascar provenienti dalla trilogia Madagascar hanno raccolto entusiastici consensi sin dalla loro prima apparizione e dopo il serial tv ecco un lungometraggio dedicato al quartetto dell’antartide. Alla regia il veterano di Madagascar Eric Darnell, spalleggiato da Simon J.Smith. Produzione Dreamworks. Ecco il momento della nascita di Soldato che si unisce alla sua nuova famiglia composta da Skipper, Rico e Kowalsky, decisi a trasformarsi in agenti segreti. Come tutti i bravi agenti segreti hanno il loro cattivo da sconfiggere, nello specifico il polpo Dave che ha un conto in sospeso con il quartetto… Ma sulle tracce del villain c’è anche la superaccessoriata task-force “Vento del Nord”, composta da animali artici che non ne vogliono sapere di lasciare la missione ai quattro uccelli (che non volano) in bianco e nero.
Gag molto simpatiche (la mimetizzazione nelle strisce pedonali è uno spasso ma c’è anche una tirata ironica alla rincorsa al documentario naturalistico, prendendo di mira La marcia del pinguino), spesso con citazioni delle avventure dell’agente segreto più famoso del mondo (007), travestimenti ed inseguimenti, tra cui anche una frenetica corsa a Venezia e soprattutto l’innegabile carisma dei protagonisti, rendono appetibile il prodotto per un pubblico di tutte le età, solo un po’ troppo veloce in alcune scene. Invece quando si tira il freno si gustano meglio le dinamiche dei singoli personaggi e il film ne guadagna.
Il Cinecittà di Paolo Pagliarani